La cittadella dello sport di Moletolo a Parma, un vero e proprio tempio dedicato alla palla ovale, apre i cancelli per ospitare la fase finale della coppa Italia di rugby a sette femminile, a varcarne la soglia per contendersi la vittoria e l’ambito trofeo sono ventitre squadre provenienti da tutto il territorio nazionale, classificate ai primi posti nei rispettivi gironi regionali e in cerca di un successo che ne iscriverebbe il nome nel pantheon di questa disciplina.
Le ladies si sono conquistate per la seconda stagione consecutiva l’onore di partecipare a questa kermesse, e se nel 2014 il loro stato d’animo era un misto di felicità e stupore per un risultato assolutamente meritato ma altrettanto inaspettato, questa volta varcano quei cancelli a testa alta e con lo sguardo fiero e deciso, tipico di chi consapevole del proprio valore e intenzionato a recitare un ruolo da assoluto protagonista, senza lasciare nulla di intentato per raggiungere il miglior risultato possibile.
Con le stesse speranze si presentano al via le altre formazioni che sono riuscite a ottenere la qualificazione : Catania, Calvisano (BS), Cogoleto (GE), Ferrara, Gemona (UD), Lecco, Mantova, Modugno (BA), Montevirginio (RM), Orvieto (TR), Perugia, Piacenza, Prato, Rivoli (TO), Rozzano (MI), Sambuceto (CH), Sassari, Tarvisio (UD), Teramo, Torre del Greco (NA), Verona e Vicenza.
La manifestazione si svolge in due giornate, nella prima le squadre vengono divise in quattro gironi all’italiana, sono in palio quattro punti per la vittoria, due per il pareggio, più uno addizionale se si segnano almeno quattro mete, le prime due classificate di ogni raggruppamento si sfideranno, il giorno successivo, in partite ad eliminazione diretta : quarti di finale, semifinali e finali, tutte le partite si disputano in un unico tempo da dieci minuti, con calci di trasformazione dopo ogni segnatura,
Le ladies, inserite nelle poule D esordiscono con il Sambuceto, e, nonostante un po’di emozione e tensione, riescono ad ottenere un importante successo per 12-0 (Bianchi,Isolani), una volta rotto il ghiaccio diventa tutto più semplice, il gioco torna fluido ed efficace, la difesa aggressiva e le ripartente micidiali, nel secondo incontro arriva un rotondo 28-0 (Bianchi,Pagani,Roggi,Pagani) nei confronti delle Panthers di Modugno, mentre nel terzo Clanis e Calvisano non riescono a superarsi e chiudono con un salomonico 7-7 (Bianchi). Le due ultime partite sono altrettante vittorie, 26-0 (Isolani,Brini,Pagani,Isolani) ai danni del Lecco e 26 -0 (Bianchi,Bianchi,Pagani,Bianchi) contro Sassari.
Con quattro vittorie, di cui tre col bonus e un pareggio, le Ladies chiudono il girone a quota ventuno punti, ottengono il passaggio al turno successivo come prime classificate, accedono alla final eight e migliorano il già ottimo dodicesimo posto dell’anno precedente…. e manca ancora una giornata di gare.
Il tabellone dei quarti di finale prevede le seguenti sfide : Vicenza-Calvisano, Rivoli-Torre del Greco e Verona-Perugia; il Clanis, , dovrà vedersela con Cogoleto, le Ladies, dopo una partita combattuta e ben condotta riescono ad avere la meglio e a imporsi per 14-0 (Pagani,Bettarelli) guadagnandosi un posto tra le fantastiche quattro assieme a Perugia, Rivoli e Vicenza.
In semifinale le ladies incrociano il proprio cammino con Vicenza, le cortonesi partono subito forte e vanno a segno con Bianchi, Vicenza accorcia le distanze grazie a una meta non trasformata che porta il punteggio sul 7-5, il risultato non cambia fino a pochi secondi dal termine, quando le venete riescono a passare e a vincere una partita che sembrava ormai nelle mani del Clanis.
Nella finalissima Rivoli batte Vicenza e può così alzare al cielo la coppa Italia, mentre a giocarsi il terzo posto sono Cortona e Perugia, che ripropongono sul palcoscenico nazionale una sfida che è stata il leitmotiv del girone toscano. Le ladies, anche se deluse dalla semifinale e rammaricate da alcune decisioni arbitrali che le hanno penalizzate, riescono a recuperare le energie nervose e fisiche e a pareggiare per 7-7 (Brini) la finalina; per decretare la terza classificata si ricorre ai calci di spareggio, le umbre si dimostrano più fredde e precise e si aggiudicano la sfida, riuscendo a salire sul gradino più basso del podio.
Un ringraziamento speciale va a quanti hanno contribuito a vario titolo ad ottenere questi risultati, agli accompagnatori Roberto Benigni e Samuele Pacchi,che hanno accompagnato prendendosi cura con molta pazienza tutto il gruppo, asciugando lacrime sia di gioia che di dolore, al fisioterapista Tommaso Lazzeroni che ha "aggiustato" le ragazze risolvendo gli acciacchi dovuti a questa due giorni di rugby e a suo figlio Federico la "mascotte"del week end, al preparatore atletico Vittorio (prof) Polvani che ha permesso che queste ragazze avessero fiato e un fisico d'acciao per tutto questo campionato. Inoltre un ringraziamento a chi lavora nascosto dietro le quinte Alessio Panarese,Laura Panichi,Umberto Lucarini, Marco Giulierini, Rodolfo del Pulito,Alessio Santucci,ai ragazzi del Clanis che tutto l'anno hanno tifato per le Ladies sostenendole ad ogni partita, ultimo ma nn in ordine di importanza il presidente Walter Tiberi che ha sempre creduto in questo splendido progetto della femminile.
Onore alle ladies : Elisa Bartolozzi, Giulia Bettarelli, Margherita Bianchi, Alessandra Borghesi, Francesca Brini, Chiara Di Stefano, Erica Fanelli, Chiara Isolani (cap.), Martina Laera, Maria Pagani, Fabiola Quaglia, Francesca Roggi, Elisabetta Santelli, Ashleight Seymour, Maria Concetta Torre, Ilaria Ucci; splendide atlete, che sono riuscite ancora una volta a stupire tutti e, grazie anche al lavoro del loro talentuoso allenatore Federico Villanacci, hanno mostrato tutte le proprie doti, fisiche, tecniche tattiche e caratteriali, riuscendo a mettersi in evidenza, dando spettacolo e regalando emozioni anche in questa occasione.
Un gruppo straordinario la cui qualità più grande è stata, ed è, quella di non accontentarsi mai dei risultati raggiunti, di non sentirsi appagato, di considerare ogni successo non un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza verso ulteriori traguardi da raggiungere con impegno, sacrifici e volontà, un gruppo che non si è mai abbattuto per le delusioni e le sconfitte, poche per la verità, ma ha saputo trarre da esse esperienza per migliorare e nuovi stimoli per crescere.
Per tutti questi motivi c’è da scommettere che anche questo piazzamento ai piedi del podio, un quarto posto eccezionale e di valore assoluto, sarà, una volta celebrato e festeggiato come merita, la base per provare ad arrampicarsi su quei gradini e a scrivere “Clanis Lady” nell’albo d’oro della Coppa Italia.