L’Etruria

Redazione

Filippo for President! L’Italia popolare giovane di cui nessuno parla

Rubrica : “Ragazzi e ragazze  in gamba”

Filippo for President! L’Italia popolare giovane di cui nessuno parla

Nei giorni scorsi, grazie al comune amore per la natura e la montagna cortonese, ho avuto il piacere e l’onore di conoscere il giovane Filippo Meoni da San Pietro a Cegliolo.

Filippo, neolaureato in Scienze motorie all’Università di Perugia, da un po’ di tempo si sta dedicando alla riscoperta del Borgo di Tornia e, da appassionato della fotografia e della nostra storia locale, sta ricercando la vita secolare di questa frazione cortonese, oggi disabitata e caduta nell’abbandono dopo lo splendore di un lungo, antico passato, che la rese famosa addirittura in tutta la Toscana con il detto ottocentesco “ Se Tornia avesse le porte, sarebbe più bella di Roma mille volte”. Abitato da montagnini veraci, dapprima contadini dei monaci camaldolesi e poi piccoli proprietari a conduzione diretta, nell’ottocento  (e per gran parte del primo novecento) i torniesi furono i rinomati produttori e venditori di forche e forconi in legno per tutta Cortona e la Valdichiana.

Filippo nelle sue escursioni naturistiche si è talmente innamorato di Tornia che ne sta fotografando i resti urbani e architettonici del luogo a partire dall’eccellente infrastruttura del ponte romano, che fu costruito sulla strada basolata per Arezzo e che ancor oggi fa bella mostra di sé sopra il fiume Nestore.

Ho conosciuto e incontrato Filippo nell’occasione in cui l’ho presentato per le sue ricerche al mitico parroco del Calcinaio, il giovanotto novantenne don Ottorino Cosimi, nato a Tornia e personaggio di primo piano della nostra montagna cortonese.

Finito l’incontro ho parlato con Filippo, non solo delle sue ricerche, ma gli ho chiesto anche di raccontarmi brevemente la sua giovane vita per presentarla ai lettori de L’Etruria. Ecco il suo interessante storytelling: “Sono nato il 6 luglio 2001 ad Arezzo. Ho sempre vissuto e vivo tutt’ora a San Pietro a Cegliolo assieme ai miei genitori, mia sorella e ad un border-collie birbone di nome “Lago”.  Al mattino, appena sveglio, come prima cosa mi affaccio alla finestra per guardare Cortona che mi si mostra di profilo, mentre il sole emerge da dietro la sagoma della Fortezza e di Santa Margherita. A Cegliolo ho frequentato la scuola materna (ma a me piace chiamarlo asilo); lì si sono create le prime amicizie, che sono ancora oggi tra le più care e tutt’ora perdurano. Poi ho frequentato le elementari al Sodo, le scuole medie alla Fratta e infine il Liceo scientifico a Castiglione Fiorentino. Dopodiché ho intrapreso la facoltà di Scienze motorie e Sportive all’università di Perugia, laureandomi nel luglio 2024.

All’età di nove anni, per la prima volta, ho colpito una pallina con una racchetta in mano ed essendomi divertito ho cominciato a giocare a tennis, senza mai più smettere. La passione per questo sport mi ha spinto a voler diventarne un’insegnante (un “maestro di sport”, si dice oggi) e così, nel 2021, ho ottenuto la qualifica di Istruttore di Primo grado della FITP.

Attualmente, sto collaborando (per il terzo anno consecutivo) al progetto “sport-giocando” del CONI, svolgendo la mia attività di educatore motorio in alcuni plessi delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Cortona 1.

Faccio orgogliosamente parte dell’associazione cortonese Cautha, che ritengo essere un tesoro d’inestimabile valore che vale assolutamente la pena scoprire e che rappresenta un prezioso pozzo di opportunità, di ogni tipo, per tutti coloro che fanno parte della mia generazione e non solo. Amo stare in mezzo alla Natura, adoro le montagne ed i boschi. Mi rifugio spesso in questi luoghi, che sia per una camminata o un giro in bicicletta. La Natura non smette mai di stupirmi!

Da qualche anno sto imparando a suonare il pianoforte. Sono devoto alla musica: mi ci immergo sempre e completamente, muovendomi tra vari oceani come la classica, il rock, jazz e il cantautorato italiano.

Mi piace sia leggere e che scrivere. I miei autori preferiti sono Montale, Pascoli, Baudelaire e Calvino. Sono anche appassionato d’arte, m’innamoro dei colori di Monet, m’intriga Caravaggio e mi affascinano i quadri di Telemaco Signorini. Inoltre, per non farmi mancar nulla, mi diletto con la fotografia ed in questo momento sto lavorando ad un progetto personale.  Con tutte queste cose io nutro la mia anima. Il motore che mi muove si chiama curiosità”.

Evviva questi giovani di un’Italia nuova, ma antica e attenta alle tradizioni e ai valori del nostro passato umanistico. Ad maiora, giovane maestro! E, perché no, Filippo for president!

Ivo Camerini