L’Etruria

Redazione

L’ultimo saluto di Terontola al brigadiere Remigio Sadini

L’ultimo saluto di Terontola al brigadiere Remigio Sadini

Nel freddo pomeriggio del 18 febbraio 2025, nella storica Chiesa di San Giovanni Evangelista, Terontola ha dato l’ultimo saluto cristiano al brigadiere Remigio Sadini, tornato alla Casa del Padre il 17 febbraio.

Remigio Sadini, persona buona e stimata , dalla fine degli anni 1970 ad oggi ha vissuto gran parte dei suoi novantaquattro anni in Terontola, dove è stato un esempio di rettitudine e di vero cattolico che sa camminare in silenzio nel rinnovamento quotidiano dei tre sentieri dell’annuncio di salvezza cristiana: Dio,Umanità e Famiglia.

Remigio era nato a Montalla di Cortona da Nicola Sadini ed Elena Rosina Lucaccini il 26 ottobre 1930.

Dopo il trasferimento a La Dogana di Pergo nel 1935, Remigio a diciotto anni parte per l’Arma dei Carabinieri, dove intraprende la carriera del padre Nicola. La sua prima destinazione di servizio fu a Torino, poi a Stresa e quindi in diverse stazioni dei carabinieri che lo portarono, assieme alla moglie Iride Bianchi, sposata nel gennaio del 1961, a fare il quasi il giro d’Italia, lavorando in diverse regioni tra cui la Sicilia e la Campania. Nel 1963 rientra in servizio a Panicale di Perugia, dove nascono i suoi amatissimi figli Marina e Marco. Nel 1973 è in servizio a Figline Valdarno e , nel 1976 , a Montepulciano dove, nel 1979, si congeda con il grado di Vicebrigadiere.

Da allora Remigio vive, da attivo pensionato ,nella sua bella casa in  Terontola, circondato dall’affetto dell’amata moglie  Iride, che muore nel 2002, e dall’amore dei figli Marina e Marco, che lo assistono amorevolmente anche nel suo ultimo mese di malattia fino a lunedì scorso,  quando viene chiamato alla vita eterna nella Gerusalemme Celeste.

Alla Santa Messa Funebre, che  è stata celebrata dal parroco di Terontola , padre Paolo era presente  con il picchetto d’onore anche l’Associazione dei Carabinieri in Congedo,il cui presidente, Sergio Biagini, al termine del rito religioso ha salutato il collega con la Preghiera del Carabiniere: "Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,noi Carabinieri d'Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore! Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice protettrice col titolo di "VIRGO FIDELIS". Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra. Tu accompagna la nostra vigilanza,Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio,Tu infiamma la devozione nostra! E da un capo all'altro d'Italia suscita in ognuno di noi l'entusiasmo di testimoniare, con la fedeltà fino alla morte l'amore a Dio e ai fratelli italiani".

Le parole di questa preghiera hanno commosso parenti ed amici, che nell’assolato, ma freddo, pomeriggio del diciotto febbraio si sono stretti in un grande abbraccio al dolore dei  figli Marina e Marco per la perdita del loro amatissimo babbo.

La salma di Remigio  Sadini riposa ora nel cimitero parrocchiale e della Misericordia  di Terontola. Ai figli Marina e  Marco, al genero Massimo, alla cognata Velia, ai nipoti e ai parenti tutti le cristiane condoglianze de L’Etruria di cui Remigio era un attento e fedele  lettore, assieme a quelle mie personali.

Ivo Camerini