Nonostante la pioggia e il tempo inclemente, nel primo pomeriggio grigio di un San Valentino addolorato e piangente, tutta la Val di Loreto e tantissimi amici e amiche cortonesi si sono ritrovati nell’antica Pieve di Sant’Eusebio per l’ultimo saluto cristiano ad Argentina Cosci.
Vera, come tutti la chiamavano fin da ragazza nella sua Teverina dove nacque il due giugno 1950, per oltre quarant’anni (prima con il suo banco mobile e poi con la sua bottega al Sodo, proprio ai bordi della provinciale che attraversa lo storico borgo della Val di Loreto) è stata la grande regina della norcineria cortonese , conosciuta e cercata da clienti che giungevano da tutta Italia.
La sua porchetta, preparata in famiglia, soprattutto dal marito Roberto Redi, i suoi insaccati, il suo prosciutto e il suo formaggio erano rinomati tra i viaggiatori italiani e stranieri, che spesso lasciavano l’Autostrada del Sole, al Casello di Valdichiana, per un’escursione alimentare doc e un rifornimento pregiato di prodotti norcini eccellenti preparati dall'arte di lavorazione delle carni suine di “ Bertino” e dei suoi familiari.
Ho conosciuto Vera nel lontano 1969,sul finire del gennaio, quando il suo fidanzato “Bertino” venne a Casale, accompagnato da lei, una delle più belle ragazze di Teverina, per macellare il suino destinato annualmente dal mio babbo alla sussistenza alimentare della nostra famiglia. Fui molto colpito dall’amore tra lei giovanissima e Roberto che ogni settimana saliva da lei , a Valle Dame di Teverina con la sua berlina fiat sportiva. Dopo il loro matrimonio, con Vera e Roberto la mia famiglia ed io siamo rimasti sempre in amicizia e, da allora all’anno pre-pandemia quando cessarono l’attività di norcineria, mi sono fermato spesso a salutarli e soprattutto ad acquistare la sua rinomata porchetta che gustavamo in famiglia e che una volta all’anno spedivo a mia sorella in Sicilia, dove era andata ad abitare negli anni 1980 con il suo matrimonio con il catanese Ignazio.
Come ha ricordato nella sua omelia durante la messa funebre il parroco della Val di Loreto, don Tanislao Milik, Vera è stata una persona solare, una sposa ed una mamma esemplare, una donna imprenditrice cortonese stimata e rispettata da tutti e il dolore per la sua morte avvenuta il 12 febbraio 2025, dopo una lunga e incurabile malattia, ha commosso e toccato i sentimenti di tutti quanti l’hanno conosciuta e non solo del marito, del figlio, della nuora, dei nipoti e dei parenti tutti.
Dalla sera del 14 febbraio 2025 Vera riposa nel cimitero di Sant’Eusebio e a lei , che con il suo sorriso aveva sempre un saluto per tutti, anche per gli sconosciuti che si fermavano alla sua norcineria, il saluto del pellegrino cristiano : Che la terra ti sia lieve! Soprattutto, buona strada nelle eterne praterie della Gerusalemme Celeste , dove "possa la strada alzarsi per venirti incontro, / possa il vento soffiare sempre alle tue spalle,/ possa il sole splendere sempre sul tuo viso".
Al marito Roberto, al figlio Stefano, alla nuora Patrizia, i nipoti Matteo e Maikol, ai parenti tutti, le cristiane condoglianze del nostro giornale , assieme a quelle mie personali.
Ivo Camerini