Anche se non è troppo originale, potremmo chiamarla “viaggiare informati”, e anche sicuri, la filosofia che ispira il piano neve che anche quest'anno è pronto a scattare in provincia di Arezzo.
“Il piano è attivo dal 2005 e le esperienze del passato ci sono servite a eliminare molte criticità, come dimostra il fatto che negli ultimi anni il sistema è stato in grado di gestire al meglio le emergenze”, ha spiegato il presidente della Provincia Roberto Vasai nella conferenza stampa di presentazione del piano neve. La conferenza stampa si è svolta alla vigilia dell'entrata in vigore dell'ordinanza che obbliga, nel periodo compreso fra il 15 novembre e il 15 aprile, i veicoli a munirsi di catene a bordo o di pneumatici invernali per il transito sui tratti collinari e montani della viabilità provinciale, contrassegnati da apposita segnaletica.
“I dati ci dicono con chiarezza che il lavoro di questi anni ci ha consentito di aumentare considerevolmente la percorribilità delle strade nel periodo invernale e anche la loro sicurezza – ha affermato l'ingegner Sandra Grani, responsabile del Servizio viabilità -. Abbiamo puntato, ovviamente, sui nostri uomini e mezzi, con 70 cantonieri distribuiti su cinque reparti e dieci zone e 39 mezzi spalaneve e spargisale, ma possiamo contare anche sul supporto di ditte esterne convenzionate. Siamo quindi pronti a partire, e abbiamo già distribuito oltre 800 tonnellate di sale in tutto il territorio provinciale”. Come accennato all'inizio, un altro punto caratterizzante del piano è l'informazione costante dell'utenza, con una trasmissione dati dai cantonieri distribuiti nelle varie zone e l'inserimento immediato nel sito internet della Provincia.
“Il corretto comportamento dell'utente è alla base anche del progetto informativo che attiviamo come protezione civile - ha affermato il responsabile del settore Nicola Visi -. Invitiamo quindi i cittadini a tenersi costantemente aggiornati sulla situazione meteo e su quella della percorribilità delle strade, ad essere pienamente consapevoli delle caratteristiche della propria vettura e a capire che un comportamento sbagliato può essere la causa di un ritardo negli interventi di uomini e mezzi di soccorso, spesso rallentati da veicoli rimasti bloccati lungo la strada per il mancato rispetto di queste norme di buon senso”.