L’Etruria

Redazione |

Luca Mercalli XIII Edizione Premio Pancrazi Fondazione Nicodemo Settembrini

Luca Mercalli XIII Edizione Premio Pancrazi  Fondazione Nicodemo Settembrini

La Fondazione Nicodemo Settembrini di Cortona ha assegnato il Premio “Pietro Pancrazi”, alla sua XIII Edizione, al Prof. Luca Mercalli, Climatologo, Presidente della Società Metereologica Italiana e Direttore della rivista Nimbus da lui fondata.

La manifestazione è stata interessantissima per la cura dell’organizzazione che ha speso il Vice Presidente Mario Parigi. Lo stesso Mercalli ha dichiarato che non avrebbe potuto sceneggiarla meglio. La regia del Parigi con i testi e i video scelti, hanno tenuto alta l’attenzione degli spettatori offrendo dei contributi che hanno spiegato più di mille parole le catastrofi alluvionali.

Con grave danno per l’Umanità le fake news sul clima imperano e vorrebbero riportarci indietro di 50 anni, nonostante siano stati pubblicati al riguardo studi scientifici di altissimo profilo che spiegano le cause che hanno portato la crisi climatica e ambientale sulla terra.

Presente un pubblico di eccezione: tanti, tanti studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dei licei di Cortona, tutti educatissimi e attenti ascoltatori e un bel po’ di boomer che però non guastano mai! :o) 

Nella sede del Teatro Signorelli di Cortona grazie all’ospitalità dell’Accademia degli Arditi con il Patrocinio del Comune, Luca Mercalli ha presentato attraverso la sua attività di giornalista il suo magistero critico, vivace, curioso e scientifico per nulla retorico. L’impegno per le sue divulgazioni sulla crisi climatica e ambientale della Terra è totale, un vero e proprio missionario. Pensate che a 17 anni ha costretto i suoi genitori ad accompagnarlo oltre confine per poter acquistare testi sulla meteorologia allora introvabili in Italia! Erano gli anni “80. Fin da piccolo ha avvertito e dimostrato una grande sensibilità verso le sue montagne Torinesi.

Gli scienziati di tutta la Terra purtroppo non vengono ancora ascoltati e lo dimostrano le assenze alla COP29 a Baku in Azerbaijan importante paese casualmente esportatore di petrolio e gas.

E’ ormai chiaro che gli Stati, le Compagnie Petrolifere, i proprietari delle miniere di carbone e le Multinazionali non vogliono affrontare l’inevitabile rivoluzione economica/finanziaria necessaria per salvare la Razza Umana dall’estinzione, non hanno mai veramente intrapreso delle azioni che potessero bloccare le emissioni dannose. Temono forti perdite per le loro ricchezze personali, invece noi comuni mortali temiamo per le nostre vite, dei figli e nipoti!

Mercalli però ci da una speranza perché afferma che è stata scoperta la causa che determina gli sconvolgimenti climatici e ambientali ed è l’Uomo, si siamo noi proprio noi, con le nostre abitudini consumistiche fatte di plastica, petrolio, carbone ad inquinare la Terra…!

Ma questo è anche un bene perché siamo in grado di individuare una reale soluzione! Ma aimè gli anni sono passati dalle prime denunce negli anni “60 e stiamo ancora nel 2024 attraversando la preistoria del percorso da attuare per mitigare le cause che porteranno alla distruzione della razza umana nel Mondo.

La Terra beninteso sopravviverà all’Uomo!

Allora accade che le bombe con le loro emissioni tossiche continuino ad esplodere e i paesi che sono in via di sviluppo bruciano gas e carbone mentre sono pochissimi i paesi virtuosi che stanno adottando ottime misure per contrastare il diabolico trend. Noti studi economici hanno inequivocabilmente stabilito che l’ammontare dei costi per ricostruire i Paesi colpiti per esempio da alluvioni molto vicino a noi come in Emilia e Romagna, sono 10 volte superiori a quelli che sarebbero necessari per pianificare già da oggi una linea comune “mondiale” di interventi veramente efficaci per evitare la distruzione che provocano gli eventi catastrofici climatici e ambientali.

Ma dobbiamo essere tutti d’accordo.

Forse l’Elite mondiale crede di gestire l’Immortalità o pensa di trovare un rifugio esclusivo su Marte?

In un’intervista prima della conferenza di Cortona ho domandato al prof Mercalli:

“Cosa posso fare io, mia figlia, i bimbi che incontro al parco, il commercialista, il panettiere, insomma le persone comuni, per interrompere l’aggravarsi dei fenomeni catastrofici metereologici?”

Mercalli: “Crisi climatica, crisi ambientale, crisi del nostro futuro .. la prima cosa da comprendere è che le risorse del nostro pianeta sono limitate e che ogni volta che noi consumiamo un prodotto della Terra riduciamo le ricchezze della sua miniera e in più abbiamo aumentato i materiali in discarica. In una società dove ci si sente realizzati attraverso il consumo sfrenato, cambiare consapevolmente attraverso un abito mentale più parsimonioso non vuol dire vivere in miseria ma ciò che poteva essere sufficiente 40 fa come chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci laviamo i denti, serve a poco ed allora bisogna aumentare il peso del nostro impegno come, ad esempio, trasformare la nostra casa che attualmente è un dispersore di enormi quantità di energia. Si può lavorare sull’isolamento termico sostituendo gli infissi di porte e finestre e poi è significativo installare impianti che catturano le energie rinnovabili come gli impianti fotovoltaici e i pannelli termici per l’acqua calda. All’osservazione che l’Italia presenta città e borghi antichi nei quali è impossibile o addirittura deleterio applicare le nuove tecnologie si può rispondere che queste realtà occupano solo il 10% del territorio nazionale mentre nell’altro 90% ci sono capannoni, aree di parcheggio, centri commerciali, scuole e uffici, ministeri e anche brutte periferie di grandi città, tutte situazioni adatte a favorire l’installazione di pannelli solari o altro.

Nessuno chiede di mettere i pannelli solari sulla cupola del Brunelleschi o su S. Pietro ma si può certamente iniziare da situazioni più adatte.

Questo per quanto riguarda l’uso domestico, poi ci sono altre realtà come l’eolico e idroelettrico che sono gestite dagli Stati e dalle Grandi Industrie.

Il secondo tema sono i trasporti e l’incidenza sull’inquinamento dell’aria. Non usare l’aereo dove non è necessario vale 2 tonnellate e mezzo di Co2 ossia un terzo delle emissioni di un anno di un italiano. Utilizzare i mezzi pubblici, il telelavoro e il cellulare che aiutano le riunioni e diminuiscono gli spostamenti, poi c’è il tema del cibo che spesso viene sprecato perché acquistato, non consumato e buttato. Spesso, per moda, ci facciamo catturare da cibi esotici trasportati nei container oltreoceano, mentre dovremmo mangiare cibi locali freschi e stagionali e noi italiani in questo contesto siamo proprio fortunati! Mangiare poca carne perché gli allevamenti hanno una responsabilità importante sulle emissioni. Poi ci sono gli oggetti, nulla si conserva e tutto si butta anche se funziona ancora. Non va bene! Anche qui è necessario abbandonare le mode che esasperano i restyling. Ritornare a Riparare prima di Buttare in discarica, eliminare “l’usa e getta” dove si può.

Tutto ciò può far molto ma la parte preponderante del problema appartiene alla politica dei Grandi Paesi condizionata dai Potenti produttori Petroliferi e di Gas e di Carbone. Anche se il Sistema Democrazia si sta indebolendo, ci consente ancora di votare allora pretendiamo dalle coalizioni italiane di Destra e Sinistra che abbraccino la richiesta trasversale del popolo italiano di mettere in atto le procedure per la transizione ecologica; penso che chi le inserirà per primo nel programma di Governo potrebbe avere anche l’appoggio del partito degli astensionisti. E’ facile chiedono solo Onestà!

In un mondo saturo di informazioni tossiche indirizziamoci verso le divulgazioni scientifiche che non sono manipolate da interessi contrattuali. Oggi la scienza ci ha dato una diagnosi ed anche se ci spaventa e appare scomoda, dobbiamo impegnarci ad accettarla perché l’alternativa sono le alluvioni in Emilia Romagna, la siccità prossima alla desertificazione in Sicilia, la tempesta Vaia, un vero e proprio uragano, che ha distrutto milioni di alberi e conifere nel nostro Nord Italia.

Il fatto umanamente triste è che purtroppo neppure personaggi carismatici mondiali come Antònio Guterres Segretario Generale delle Nazioni Unite e Papa Francesco sono riusciti a comunicare il dramma che abbiamo di fronte. “

Queste e tante altre parole sono state spese da Luca Mercalli per farci comprendere che gli eventi eccezionali che oggi viviamo sono eventi climatici e ambientali moderati rispetto a quelli che potranno capitare tra 10, 20 o 50 anni”.

E’ un po’ come se le persone che vivono all’occidentale siano oramai drogate dalle “vite facili”!

La Fondazione Settembrini ancora una volta ha portato a Cortona un personaggio di fama e cultura, prezioso per la nostra società moderna che ci ha illuminato sul nostro presente e prossimo futuro.

Ci ha scoperti ancora predatori dei tesori terrestri ma sta a noi redimerci e accettare con piccole e grandi rinunce di difendere la bellezza che ci circonda.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®