Nelle nostre terre vivono e lavorano diverse persone ucraine. Sergio Moretti , un amico che ho conosciuto quando andavo a lavorare in treno a Roma e che ha sposato una ucraina, mi ha fatto pervenire due lettere che volentieri come Etruria pubblichiamo. Questa sera parteciperò al suo sit-in simbolico in piazza del comune dove accenderemo un cero per la pace. ( IC )
Sergio Moretti
Sono le 5 del mattino, il telefono squilla, rispondiamo assonnati, dall’altra parte:….
Ci stanno attaccando, la guerra è cominciata, mi stanno portando via, devo andare a difendere il mio paese, mamma ci vediamo alla fine della guerra, questi messaggi ci sono arrivati da tanti amici e parenti che abbiamo in Ucraina …..
Per noi comincia l’incubo, e subito il nostro pensiero vola in Ucraina, la preoccupazione immediata per i nostri nipoti e i nostri parenti.
Sono circa 20 anni che conosco l’ucraina, terra d’origine di mia moglie, terra rigogliosa con un popolo che ama le proprie radici, la propria cultura e soprattutto la propria terra, mia moglie è venuta in Italia per condividere con me la sua vita e creare una famiglia, che nel tempo ha visto crescere due splendidi bambini Giovanni di 12 anni e Giada di 3, ma il suo cuore, e in parte anche il mio è sempre rimasto la, in Ucraina.
Viviamo in questi giorni ore di angoscia per la tragedia che si è abbattuta sull’ucraina, viviamo minuto per minuto, ora su ora attaccati alla tv per avere notizie, non possiamo utilizzare il telefono, rimane muto.
Sappiamo di alcuni amici che abitano a kyiv, passano le loro notti nascosti nei tunnel della metropolitana per difendersi dalle bombe, sappiamo che si stanno organizzando gruppi per aiutare tanti bambini a scappare dall’ucraina e portarli in salvo nelle nazioni vicine, Polonia e Slovacchia, sperando che tra questi ci siano anche i nostri parenti e ci teniamo pronti per portarli in Italia appena fuori dal confine ucraino.
La nostra angoscia è condivisa da una grande parte di una comunità ucraina che vive qui in Italia, che hanno lasciato nel proprio paese i propri cari e che soffrono alla stessa maniera di quello che stiamo passando noi.
La guerra è il peggior male dell’umanità, fatta da persone che curano solo ed esclusivamente i propri interessi mandando a morte milioni d’innocenti che in tempi normali si sarebbero scambiati parole di pace e di amore.
W l’ucraina, no alla guerra.
Lettera di una famiglia che vive a Kyev
Salve,
In questo momento i carri armati russi stanno assaltando Kyiv; Si sta combattendo una guerra feroce.
Io e mia moglie non possiamo credere ai nostri occhi e ci sembra di vivere in un incubo.
Solo due giorni fa tutto questo ci sembrava impossibile, ma ora siamo costretti a correre coi bambini nei rifugi dopo l’incessante suono delle sirene sia di giorno che di notte.
È difficile trovare le parole per spiegare a Bojena, Jarcik, e al piccolo Luchian di soli due anni, il motivo per cui alle 4 di mattina ci dobbiamo nascondere in cantina ogni volta che suona la sirena.
Solo due giorni fa io e Mariana avevamo programmi in agenda per tutto l’anno, ma ora non sappiamo cosa potrà accadere dall’oggi al domani; questa è la nuova realtà in Ucraina.
Non credevamo che questa cosa sarebbe potuta succedere a Leopoli o a Kyiv, come non lo credevano i Bielorussi nel 2021, i Siriani nel 2015, gli Ucraini a Donetsk o Crimea nel 2014, e lo stesso non lo credevano i Georgiani nel 2008 e i Ceceni nel 1999.
Putin ha già sottomesso la Bielorussia e, dai suoi territori, sta lanciando missili e dirigendo carri armati verso l’Ucraina.
Credeteci: Se oggi cadrà l’Ucraina, domani potrà succedere lo stesso per la Polonia, i Paesi Baltici, la Moldavia e dopodomani potrà accadere anche a tutta l’Europa.
Gli Ucraini stanno lottando.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto, soprattutto dal governo polacco proprio adesso; sia a livello economico, sia con armamenti e lo stiamo richiedendo immediatamente perché abbiamo le ore contate.
Come potete aiutarci:
• Condividete questo testo e manifestate il vostro supporto all’Ucraina postandolo sulle vostre pagine Facebook, Instagram e anche ai vostri amici su Viber, WhatsApp, Telegram e per E-mail;
• Andate a manifestare il vostro supporto all’Ucraina nelle piazze delle vostre città;
• Fate donazioni in supporto all’Ucraina, basta che cerchiate su Google “Donate to Ukraine”;
• Chiedete con insistenza ai vostri governi e ai vostri politici di aiutare l’Ucraina.
Non state facendo questo solo per noi, ma anche per voi stessi e per il vostro Paese, per evitare che la guerra bussi anche alle vostre porte.
Per la nostra e la vostra libertà!
Cordiali saluti.
Lettera firmata