L’Etruria

Redazione

Serata di ricordo e di preghiera per il vescovo Luciano Giovannetti

A Cortona, in Duomo, con una santa messa solenne vespertina sabato sette dicembre 2024

Serata di ricordo e di preghiera per il vescovo Luciano Giovannetti

A Cortona, in Duomo, con una santa messa solenne vespertina, sabato sette dicembre 2024, i cortonesi hanno dedicato una serata di ricordo e di preghiera  all’amato vescovo Mons. Luciano Giovannetti, che fu ausiliare residente nella nostra città negli anni 1978-1982.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo emerito di Lucca, Mons. Italo Castellani e concelebrata da don Giovanni Ferrari, don Ottorino Capannini, don Alvaro Bardelli e da fra Sandro, rettore del Santuario di Santa Margherita.

In prima fila tra i fedeli cortonesi , nelle banche della Concattedrale dell’odierna diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, accompagnato dalla consorte e il comandante della Polizia Municipale, capitano Gianni  Landi.

Al termine della cerimonia don Alvaro Bardelli ha ricordato la figura e l' opera pastorale del vescovo Giovanetti, che fu ausiliare di Cortona dal 1978 al 1982 ed è tornato alla Casa del Padre il 29 giugno 2024. Tanti gli episodi di vita religiosa e civile che hanno legato Mons. Giovannetti a Cortona e che sono stati ricordati con una comunicazione omilètica semplice, quasi da storytelling religioso, da don Alvaro.

Impossibile riassumerli tutti, ma non possiamo non riportare quello che vide Mons. Giovanetti far rinascere e riorganizzare (con il giovane segretario don Alvaro quale braccio operativo) la storica processione del Venerdì Santo, cui avrebbe poi partecipato tante volte anche negli anni del suo episcopato in Fiesole o in quelli della sua vita di vescovo emerito, trascorsi nella città di Arezzo, fino alla grave malattia che lo colpì pochi anni fa.   

Concludendo il suo filiale ricordo, quale esecutore testamentario del vescovo Giovannetti, don Alvaro ha consegnato a Cortona, nelle mani del parroco don Giovanni Ferrari, la Croce d'oro pettorale che egli aveva avuta in dono dall' ultimo vescovo di Cortona, l' indimenticato mons. Giuseppe Franciolini, che a sua volta l' aveva avuta in regalo da una suora delle clarisse cortonesi, che era l' ultima parente vivente del bergamasco mons. Vittorino Facchinetti, vescovo apostolico di Tripoli e illustre esponente della Chiesa ambrogiana ed italiana negli anni del primo Novecento.

Il sindaco Luciano Meoni ha portato il saluto istituzionale della città e ha ricordato il suo personale rapporto con il vescovo Giovannetti, che ha avuto occasione di incontrare un’ultima volta anche due mesi prima della sua morte, durante la visita del presidente Mattarella a Civitella in Valdichiana, avvenuta  il 25 aprile di quest’anno.

All' inizio della messa anche il vescovo Italo Castellani ha ricordato la vita evangelica e densa di attività religiosa di Giovannetti, che bambino di appena dieci anni si salvò miracolosamente dalla strage tedesca nazifascista del 29 giugno 1944, assieme all'allora bambina, quasi coetanea,  Ida Balò, (oggi vedova Valli e cortonese residente del nostro centro storico) presente anche lei in prima fila tra i fedeli venuti in  Duomo in questa serata cortonese di commemorazione e di prece  per il vescovo emerito di Fiesole, per il  padre Pastor Bonus nei quattro anni trascorsi nel palazzo vescovile di Cortona, per l’amico sincero e premuroso della nostra città, anche negli anni in cui viveva a Fiesole e ad Arezzo.

Nella foto-collage, un primo piano del vescovo Giovannetti ed alcune immagini della cerimonia religiosa tenutasi nel Duomo di Cortona.

Ivo Camerini