L’Etruria

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Dopo il Bruscellino nelle piazze poliziane, il pensiero vola al 2016

Applausi e risate per “La Ciuca di Pipone”, il bruscellino più simile alla forma contadina

Dopo il Bruscellino nelle piazze poliziane, il pensiero vola al 2016

Un Bruscello in versione ridotta e più simile alla forma utilizzata nelle aie della campagne contadine: questo il Bruscellino che sabato 12 settembre ha allietato visitatori e cittadini di Montepulciano nelle piazze più belle del centro, con replica finale domenica 13 settembre a San Biagio in occasione della Festa del Cocomero. La compagnia popolare del Bruscello Poliziano ha messo in scena “La Ciuca di Pipone”, scanzonata commedia che ha suscitato appalusi e risate negli spettatori, dapprima in Piazza Grande e successivamente in Piazza delle Erbe e Piazza Michelozzo. Il Bruscello itinerante ha attraversato così le strade cittadine, sotto la direzione artistica di Franco Romani e l’accompagnamento musicale della fisarmonica di Luciano Garosi.

Una tradizione che si rinnova. Il Bruscello Poliziano è infatti derivato dall’antica forma di teatro popolare che veniva rappresentato nelle campagne del nostro territorio. Il Bruscellino vuole proprio ricordare questo passato, in cui la compagnia giungeva nelle aie dei contadini con una fronda d’albero in testa, accompagnati dalla fisarmonica e da un violino. Si cantava in ottava rima delle storie provenienti dalla Bibbia, dall’antica Roma o dai poemi cavallereschi, i cui argomenti erano ben noti a tutti. La scena era simbolica, così come il costume: le vicende scarne, i personaggi pochi e ben definiti, con situazioni semplificate al massimo. La forma letteraria era quella classica del racconto cavalleresco, in cui ogni bruscellante esprimeva i suoi sentimenti elementari sottolineati dal tono della voce. Ma con i poveri mezzi, davanti alla fantasia avida dei contadini, si apriva un mondo ideale di bellezza, giustizia e valore, in cui riconoscere una profonda identità culturale.