C’è chi già pensa sia un ritorno alla vecchia scuola rap. Chi la considera solo un intro a qualcosa di molto più articolato. Quello che è certo è che la Sua “Oh, Vita!” era attesissima. Un singolo che anticipa di 20 giorni il lancio del suo album omonimo e che sta già facendo parlare di sé. Del resto non poteva essere altrimenti. Negli ultimi anni Lorenzo Cherubini ha trasformato in oro tutto ciò che ha toccato, inanellando un successo dietro l’altro. "Come posso io non celebrarti vita, oh vita", recita il ritornello che già gira insistentemente in testa.
Un inno alla vita che mescola tante parole ricche di citazioni legate alla sua storia personale e artistica (con anche un omaggio a Lucio Dalla che per molti rappresenta un tuffo al cuore) e che segna anche un'altra grande avventura del cantante cortonese quella a fianco di un mostro sacro della musica mondiale come Rick Rubin che ha lavorato con artisti del calibro di Mick Jagger, Red Hot Chili Peppers passando per Shakira, Linkin Park, U2, Green Day, giusto per citarne alcuni.
"Sono contentissimo di partire con questa nuova avventura – ha detto ai suoi fan il cantante. “Questo è il primo pezzo del disco che uscirà il primo dicembre, che ne ha 14, molto diversi tra loro ma legati dal desiderio di arrivare dritti al cuore senza decorazioni e niente che non sia vero ed essenziale, in questo nessuno al mondo come Rick Rubin è in grado di portare un artista fino alla sua essenza più profonda e allo stesso tempo più semplice e diretta”.
Per il suo primo singolo “tradisce” Cortona per la sua città d’infanzia Roma dove gira il video clip. Si tuffa in maniera nostalgica nella sua gioventù fino ai 20 anni quando con la famiglia viveva accanto al Vaticano nella zona di Porta Cavalleggeri. Passeggia per le strade del suo storico quartiere e si affaccia alla finestra di quella casa che, oggi, morto il papà Mario ex funzionario del Vaticano, è tornata di proprietà della Santa Sede. Nel video non c’è nostalgia, ma c’è molto amore e gratitudine per una storia, un luogo e le persone che mi legano a quel posto”, spiega il cantante. Abbiamo girato proprio nel mio quartiere e volevo che si sentisse la verità profonda di questa canzone perché in tutto questo nuovo lavoro e forse per la prima volta completamente senza nient’altro, sono Lorenzo. Non 'faccio' Lorenzo, lo sono per davvero. Dopo aver compiuto 50 anni mi sono accorto che il nome 'Jovanotti', che avevo scelto quando ne avevo 19, ora è perfetto e così sono tornato nei luoghi dove me lo sono inventato".
Ma Lorenzo “tradisce” Cortona solo in questa occasione. Perché dal colle della Valdichiana, avvolto nei suoi affetti più cari, ha lavorato notte e giorno, instancabilmente per quasi un anno alla sua ultima creazione.
E ancora una volta sceglie Cortona anche per preparare il tour in partenza a febbraio 2018. Da giorni è "blindato"insieme alla sua band e al suo staff all'interno della Fortezza del Girifalco per mettere a punto il lavoro.