L’Etruria

Redazione

La gente capisce sempre!

La gente capisce sempre!

Da alcuni giorni sui social l’umore delle persone è cambiato e appaiono sempre più post con critiche e  proteste contro la gestione politica dell’emergenza sanitaria. All’entusiasmo patriottico dei primi giorni per il famoso distanziamento sociale (o ingabbiamento in casa) si sta sostituendo la richiesta forte di capire bene a che gioco sta giocando la politica e quale disegno illiberale sta alla base di una comunicazione terroristica sui media e sul controllo delle persone sul territorio con dispiego di mezzi , con multe e denunce mai viste e che se fosse stato messo in campo nel passato ,anche al venti per cento della potenza odierna, contro mafiosi , ladri e delinquenti  saremmo il paese più tranquillo e sicuro del mondo. Inoltre molti si stanno interrogando sul perché di una militarizzazione dell’Italia e di una schedatura di massa mai vista  se non nei regimi totalitari.

Molti post paventano l’arrivo di una società illiberale costruita sulla paura di una pandemia scatenata da un virus sconosciuto invisibile sfuggito a qualche laboratorio di 'guerra nbc'. 

Altri denunciano la capacità del sistema capitalistico neoliberista di cogliere l’occasione propizia del coronavirus per strutturare la nuova società dei ricchi e dei poveri dove non c ‘è più spazio per il ceto medio per la piccola borghesia che si dà  da fare nell’organizzare e nell’intraprendere la propria vita familiare. Altri post denunciano  la fine della storia della piccola impresa , del piccolo artigiano, del piccolo commerciante, del piccolo agricoltore, insomma dell’italianissimo “ piccolo è bello”.

Io non so esattamente come stanno le cose , ma avendo ben presente l’insegnamento  di un grande intellettuale amico dei lavoratori italiani e del piccolo è bello della nostra economia, so che alla fine “la gente capisce sempre” . E siccome la gente è soprattutto il popolo bue che è il vero soggetto che  lavora e manda avanti un paese una nazione, è ormai con le scatole piene e presto saranno guai seri. Potrebbero aversi atti sovversivi o eversivi , cioè sbocchi rivoluzionari violenti di destra o di sinistra a seconda che  i grandi partiti di massa o le grandi organizzazioni sindacali ritrovino la via della politica oppure che la protesta popolare venga incanalata verso un potere unico da parte di poteri oscuri o di potentati economici  disposti a finanziare l’ascesa al potere di un uomo solo al comando come avvenne nel 1922 con i sette miliardi di lire depositati dagli agrari e dagli industriali del nord-italia nella banca nazionale dell’agricoltura  a disposizione di Benito Mussolini.

"Qualcosa di grave - sta scritto  in un post su Fb - sta montando tra la gente, tra le persone che stanno perdendo il loro status e quindi pronti a spingere il carro di qualche uomo forte così come allora fecero i soldati reduci dalla grande guerra vittime della vittoria mutilata e senza più una prospettiva di futuro . Una prospettiva di futuro che videro svanire anche gli operai e i contadini illusi dal sindacalismo parolaio della CGdL  di quel tempo e dalle promesse impraticabili del socialismo rivoluzionario che aveva scelto ,con il congresso di Livorno del 1921, di accodarsi alla prospettiva  culturale e politica del leninismo".

Oggi davanti ad una prospettiva di selezione etnica , di razza come ha fatto l’Olanda con l’autodichiarazione imposta agli ultra settantenni  e, come di fatto avviene in molti paesi con gli anziani, con  gli immunodepressi  e  con i più deboli che vengono abbandonati al destino della selezione sanitaria, alla cosiddetta immunità di gregge, le foto di corredo qui pubblicata e che ha preso a girare sui social da alcuni giorni, è una   bandiera iconica di un sistema che si sta imponendo grazie ad un mondo giovanile schiavizzato e con la testa persa dentro il web, ma anche di un mondo che è pronto all’esplosione e alla protesta. Io non so se questa ed  altre foto sono vere o false, cioè se buttate ad arte nel panta rei dei social. Ma i commenti espressi sotto queste  foto sono veri e fanno intendere che non tutti hanno portato la testa all’ammasso e che la gente alla fine capirà e imporrà alla politica di cacciare dai governi coloro che hanno deciso di strutturare la dittatura perfetta del cosiddetto neoliberismo. Ecco  alcuni due dei commenti lasciati sotto queste foto.

 “La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù ( Hukley ).... Se facciamo un salto indietro di mezzo secolo, il pensiero critico, anti sistema, supportato da lucidi filosofi ed intellettuali coraggiosi, come Marcuse, Adorno, Foucault, Pasolini e tanti altri, era molto praticato, e le persone si attivavano, protestavano e lottavano, per scardinare un sistema pseudo-democratico, ma il potere trovò le strategie per far naufragare la contestazione, la quale finì per prendere la strada fatale della violenza( o della trasgressione per la trasgressione) tutto ciò finì per delegittimare un movimento che si proponeva di smascherare impostori e risvegliare coscienze intorpidite”.

 “Molte relazioni dovranno essere riorganizzate affinché l'uomo mantenga la sua dignità. Purtroppo anche nel lavoro vedo sempre di più persone schiave della tecnologia e del consumo, prive di creatività e incapaci di esprimere un pensiero autonomo privo di un linguaggio già standardizzato, scontato nei riti relazionali della comunicazione. Bisogna rilevarlo nei nostri discorsi sui social il più possibile, perché arrivi ad ogni individuo, affinché ‘il consumo e il divertimento’ non siano priorità nella collettività, bisogna anche non prenderlo come una cosa ormai senza speranza perché vuol dire arrendersi, sottostare al peggio; i governi non pare pensino tanto, solo se la gente lo chiede potranno esserci cambiamenti che iniziano dalla scuola insegnando altri valori veri  ai bambini”.

Commenti retrò? Forse.

Al lettore le riflessioni su cosa sta bollendo nella pentola della storia. Ma soprattutto anche attenzione a quello che è il campanello violento che viene dalla manifestazione folk del Michigan. ( https://video.corriere.it/esteri/coronavirus-migliaia-manifestano-le-armi-contro-lockdown-michigan/3221232e-7fa4-11ea-8804-717fbf79e066?fbclid=IwAR1mjV8GdQhsS1ICw1omCG77YNEPXEGBOETvW0P46zZaK9tmVMGPZk1GY2U )

Perché, come diceva il grande martire della libertà del popolo italiano, il prof. Ezio Tarantelli ucciso nel 1985 dai terroristi, “ la gente capisce sempre”.

Sta ai governanti, alle grandi organizzazioni di massa ( partiti popolari e sindacati confederali) scendere in campo come in passato hanno fatto in tanti passaggi cruciali della storia repubblicana italiana. Scendere in campo per rafforzare la rete della coesione sociale, riproponendo la centralità della condivisione politica dei problemi e riportare in primo piano quella cultura della partecipazione oggi drammaticamente calpestata. Scendere in campo nuovamente per dare voce, ricercare soluzioni ai problemi di tutti e non solo di una parte. Per  tenere insieme imprese, posti di lavoro, giovani, pensionati, territori, etnie. Per far uscire dalla sua peggior crisi  un’Italia moderna impaurita dal dramma , dall’emergenza sanitaria e dove il senso di insicurezza ed il disagio economico e sociale sembrano voler prevalere sulla solidarietà e sulla libertà.

Ivo Camerini