Il 13 settembre 2024 , a Siena,all’Accademia dei Fisiocritici, presentazione del libro “ Dai Bencivenni ai Vegni: a piccoli passi nella storia di Siena ( Secc. XII-XIX )”.
Il libro, a cura di Luca Fusai, racconta la saga dei Vegni, famiglia di antica tradizione senese che, di generazione in generazione dal XII secolo ad oggi, tramanda una storia fatta di servizio al territorio, presenza civile e impegno culturale.
L’Accademia dei Fisiocritici ha annoverato e ancora annovera fra i suoi soci esponenti di questa illustre famiglia la cui origine risale al 1179 con Bencivenne, notaio e console del Comune di Siena mentre il cognome abbreviato in Vegni appare per la prima volta nel 1561.
Il Museo di Storia Naturale dell’Accademia espone due particolari cammei con ritratti realizzati in bassorilievo da Leonardo de’ Vegni , grande architetto e naturalista del Settecento, con l’acqua termale sulfurea dei Bagni San Filippo nel Monte Amiata, mentre la Biblioteca dell’Accademia possiede il relativo libro che descrive l’arte della “plastica de’ tartari” da lui creata con questa acqua.
Il Museo custodisce anche una collezione di minerali greggi e lavorati donata da Angelo Vegni, figura di spicco dell'800 toscano, fisiocritico, uno dei primi ingegneri minerari della Toscana granducale e intellettuale della Toscana risorgimentale, fondatore delle Officine Galileo e della “Scuola pratica d’agricoltura”, nella tenuta di famiglia delle Capezzine vicino Cortona, una delle prime istituzioni scolastiche in Italia organizzate come scuola-convitto, oggi moderno Istituto Agrario fra i più qualificati centri di formazione in agricoltura. Angelo abitava a Siena nel “palazzo del Magnifico” in Via dei Pellegrini, di proprietà dei Vegni come pure il palazzo in Via Franciosa, entrambi nel territorio della Contrada della Selva alla quale nel 1979 Guido Vegni donò la “Stalla di Palazzo Vegni”.
La storia della famiglia, con mercanti, notai, amministratori, medici, vescovi, si intreccia alla storia di Siena con il periodo consolare, il governo dei Nove, le crisi del Quattrocento, la dominazione medicea, il periodo lorenese, quello francese, il Risorgimento. Dall’Ottocento in poi cresce il ruolo delle donne nel tramandare arte e cultura, e i valori morali e religiosi della famiglia.
Alle ore venti: cena seduta nel Museo di Storia Naturale, con prenotazione obbligatoria entro il dieci settembre al numero dell’Accademia 0577-47002. Per altre info, vedere locandina dell'evento qui pubblicata.
Redazione