Si terrà a Chianciano Terme (Siena), una delle località termali più famose d’Italia, la data zero del tour 2017 “La forza di dire si” di Ron, nel prestigioso Palamontepaschi, il giorno sabato 4 marzo 2017 alle ore 21,30. “La Forza di dire sì” (Le Foglie e il Vento in collaborazione con F&P Group/Universal Music), è un doppio album, contenente i brani più celebri del repertorio di Ron reinterpretati insieme ad altri 24 artisti italiani, nato dall’esigenza di sostenere, ancora una volta, AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Questa nuova edizione del progetto contiene, oltre al brano sanremese anche il brano “Ai confini del mondo”.
L’AISLA (www.aisla.it) è impegnata da oltre 30 anni nella tutela, nell’assistenza e nella cura dei malati di SLA, sostenendo anche lo sviluppo della ricerca scientifica su questa malattia neurodegenerativa. AISLA, infatti, ha cofondato e sostiene AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la SLA, che promuove, finanzia e coordina la ricerca scientifica d’eccellenza sulla SLA. L’evento di Chianciano Terme, con la data zero, anticipa la partenza del Tour ufficiale del cantautore italiano. Il tour teatrale con l’evento-concerto benefico, partirà ufficialmente a Milano lunedì 6 marzo e porterà Ron in giro per l’Italia per presentare live i suoi più grandi successi.
I biglietti per il concerto zero di Ron sono disponibili all’ingresso del Palamontepaschi, prima del concerto (poltrona primo settore euro 20, posto unico non numerato euro 15, fino a 16 anni euro 10) e in prevendita sul sito Tiket Italia.
Queste le prime date del Tour teatrale, ad oggi confermate: il 24 marzo a Gallipoli (Teatro Italia), 25 marzo a Cosenza (Teatro Rendano), l’8 aprile a Torino (Teatro Colosseo), il 10 aprile a Firenze (Teatro Puccini), il 29 aprile a Cogliate - MB (Teatro Ferraioli), il 3 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi), l’8 maggio a Bologna (Teatro Il Celebrazioni).
Rosalino Cellamare, in arte Ron, è uno dei più amati cantautori italiani. Fin da ragazzino, manifesta un’innata passione per la musica, e fin da allora la sua carriera è costellata di successi, esperienze e collaborazioni. Nel 1970, a sedici anni, sale sul palco del Festival di Sanremo insieme a Nada, conquistando il settimo posto con “Pa’ diglielo a ma’”. Nel 1971 suscita attenzione la sua partecipazione al Disco per l’estate con il brano “Il gigante e la bambina”, con un testo in parte censurato. La sua carriera come autore comincia nel 1972, quando scrive la musica di “Piazza Grande”, presentata poi a Sanremo da Lucio Dalla. Restano indimenticabili alcune sue canzoni: “Non abbiam bisogno di parole”, “Anima”, “Joe Temerario”, “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, “Attenti al Lupo”. Negli anni Novanta, Ron riesce finalmente a coronare un sogno: la realizzazione di un proprio studio di registrazione, l’Angelo Studio, che ospita da anni grandi artisti italiani e internazionali. Nel 2014 Ron ha pubblicato la sua autobiografia “Chissà se lo sai”, edita da Piemme Spa (Gruppo Mondadori) per la collana Piemme Incontri.
Intanto, è online il video de “L’ottava meraviglia”, brano presentato quest’anno da Ron al 67° Festival di Sanremo e contenuto nell’edizione speciale del doppio disco “La forza di dire si”, disponibile nei negozi tradizionali e in digital download. Il video de “L’ottava meraviglia”, diretto da Gaetano Morbioli per Run Multimedia, è visibile su Vevo (link: http://vevo.ly/KgXEpK).
Questa la tracklist del doppio album.
CD1: “L’ottava Meraviglia”, “Ai confini del mondo”, “Al centro della musica” (con Marco Mengoni), “Io ti cercherò” (con Lorenzo Fragola), “Un momento anche per te” (con Francesco Renga), “Aquilone” (con La Scelta), “Anima” (con Malika Ayane), “Il sole e la luna” (con Kekko Silvestre), “Il gigante e la bambina” (con Lorenzo Jovanotti), “L’amore guarisce il dolore” (con Giusy Ferreri), “Non abbiam bisogno di parole” (con Pino Daniele), “Prigioniera a distanza” (con Emma Marrone), “Attenti al lupo” (con Elio e le Storie Tese), “Malala” (con Loredana Bertè) e “Nuvole” (con Biagio Antonacci).
CD2: “Una città per cantare” (con tutti gli artisti partecipanti e Neri Marcorè), “Stella mia” (con Max Pezzali), “Ascoltami”, “I Ragazzi italiani” (con Francesco De Gregori), “Cuore di vetro” (con Luca Barbarossa), “Piazza Grande” (con Arisa), “Caro amico fragile” (con Nek), “Il mare nel tramonto” (con Gigi D’Alessio), “Joe Temerario” (con Mario Biondi), “Libertà” (con Syria), “Per questa notte che cade giù” (con Bianca Atzei), “Il mondo avrà una grande anima” (con Niccolò Fabi) e “Chissà se lo sai” (con Lucio Dalla).
Biografia Ron
Rosalino Cellamare, in arte Ron (Dorno, 13 agosto 1953), è uno dei più importanti e amati cantautori italiani.
La sua carriera inizia nel 1970 quando, non ancora diciassettenne, sale sul palco del Festival di Sanremo con “Pa’ diglielo a Ma’”, conquistando da subito notorietà e favore del pubblico.
Negli anni ‘70, Rosalino mette le basi per la sua carriera: l’amicizia e la collaborazione con Lucio Dalla (si deve a lui anche la scelta del nome Ron), la stesura delle prime musiche (di Ron, ad esempio, è “Piazza Grande”, che Dalla porterà a Sanremo nel 1972), gli album sperimentali, i concerti impegnati (tra cui il celebre “Banana Republic”, con Dalla e De Gregori nel 1979) e una parentesi nel cinema (“Lezioni private”, “In nome del Papa Re”, “L’Agnese va a morire”, “Turi e i Paladini”, “Mascagni”) formano l’artista e lo lanciano definitivamente nel mondo della musica italiana.
Nel decennio successivo, grazie ad album di successo come “Una città per cantare”, “Al centro della musica” e “Guarda chi si vede” (contenente “Anima”, canzone vincitrice del Festivalbar del 1982), Ron diventa uno degli artisti italiani più amati e consolida il suo successo tra gli addetti ai lavori ed il grande pubblico, tanto che, nel 1986, il regista Mario Monicelli inserisce nel suo “Speriamo che sia femmina” la fuga di casa delle protagoniste proprio per assistere ad un concerto dell’artista.
Tra il ’90 e il ’96 nascono alcune sue canzoni entrate di diritto nella storia della musica italiana, come “Attenti al lupo”, “Non abbiam bisogno di parole”, “Le foglie e il vento” e “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, con la quale vince, sul palco con Tosca, il 46° Festival di Sanremo.
Seguono anni in cui le collaborazioni con altri artisti, la voglia di mettersi in gioco e l’impegno nel sociale segnano significativamente la produzione di Ron, a cominciare dall’album “‘70/’00”, in cui duetta con amici e colleghi conosciuti durante il corso della sua carriera, passando dal “Fab Four tour” dell’estate del 2002 con Fiorella Mannoia, Pino Daniele e Francesco De Gregori, sino ad arrivare nel 2006 al doppio cd “Ma quando dici amore” (i cui proventi furono devoluti a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica per la lotta contro questa terribile malattia neurodegenerativa) e, nel 2008, a “Quando sarò capace d’amare”.
Dopo cinque anni dall’ultimo lavoro discografico e tanta contaminazione anglo-americana, Ron ritorna nel 2013 con “Way Out”, offrendo con esso le sonorità e l’atmosfera della musica che da sempre ama e ascolta. L’anno dopo, il 2014, è la volta del successo di pubblico del brano “Un abbraccio unico”, presentato al Festival di Sanremo e contenuto nell’omonimo album.
A dieci anni da quel primo album di duetti e d’impegno contro la SLA, esce “La forza di dire sì”, doppio cd contenente 24 duetti sulle note dei brani più celebri di Ron e 2 canzoni inedite, i cui proventi sono devoluti alla ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.