L’Etruria

Ufficio stampa

Comitato Cortona sulle centrali a Biomasse a Cortona

Proroga di ulteriori 90 giorni alle autorizzazioni. Poi la palla passa alla Regione

Comitato Cortona sulle centrali a Biomasse a Cortona

Riconoscendo la banalità del titolo, ammettiamo di non avere più fantasia in grado di catturare l’attenzione della Cittadinanza, ormai convinta che la faccenda sia chiusa.

Potrebbe sembrare, se non fosse amaramente vera, una barzelletta, un tic, un refuso, invece è tutto vero. Le centrali della Renaia, per l’ennesima volta hanno ottenuto dalla Provincia una proroga di ulteriori 90 giorni . Questo permetterà all’ente provinciale di passare la scottante pratica nelle mani della regione, per cessazione di competenza, il prossimo gennaio. Siamo sbalorditi dall’ostinazione, non tanto e non solo degli imprenditori che fanno i loro interessi, quanto dall’inusitata e irrituale conduzione di tutta la vicenda da parte della Provincia, che si trascina ormai da sei anni.

Tutte le violazioni da noi segnalate, in ben quattro interventi al TAR( stiamo preparando il quinto), si sono rivelate reali;  le mancate scadenze sono state denunciate e riconosciute da tutti gli enti interpellati  (Arpat, Gse e altri) ma nonostante ciò e inspiegabilmente la Provincia insiste nel concedere ancora credibilità ad un progetto mai  stato compatibile con il nostro territorio, adesso addirittura tecnologicamente obsoleto, cioè non rispondente alle migliori tecnologie disponibili ( tecnicamente: Best Available Technologies ).

Non abbiamo mai mollato, non ci siamo mai distratti, arresi o demoralizzati, non abbiamo risparmiato energie e risorse economiche, nella consapevolezza di essere dalla parte della ragione.

Ormai in tutta Italia progetti simili sono regolarmente contestati se pensati a solo scopo speculativo, cioè senza un reale autoconsumo e recupero di calore ( basti pensare  che ad ogni Mwelettrico prodotto verranno disperse in atmosfera oltre due Mwtermici) ; è cambiata la normativa, con imposizione di regole più stringenti per la tutela della salute pubblica, l’entità degli incentivi è diminuita; addirittura si comincia a parlare di eccesso di produzione di energia elettrica e da noi cosa succede? In barba ad ogni possibile cautela e ad ogni infrazione delle regole prescritte si continua a concedere indulgenza, accettando le scuse più banali e trascurando il fatto che sei motori sono pressoché fermi da sei anni, stanno crollando cancelli, recinzioni fonoassorbenti (sebbene rudimentali) e arrugginendo tutte le componenti dell’impianto ma…il 9 dicembre ci sarà una messa in esercizio, dopo quella mancata ( per il caldo !) nel luglio di quest’anno. E tutto  sempre collegato alle vecchie autorizzazioni del 2009 e ai vecchi e golosi incentivi.

Non troviamo parole per descrivere il nostro disappunto. Il Comune, in controtendenza con la passata amministrazione, ha fatto ricorso al TAR  ma crediamo che, piuttosto prima che poi , dovrà avvalersi di tutti i suoi poteri ed il Sindaco, in qualità di primo responsabile/ tutore della salute pubblica, agire d’imperio per mettere la parola fine a questa incredibile vicenda.

Per parte nostra non molleremo e stiamo valutando anche l’opportunità di manifestazioni pubbliche.

Quest’anno il  Frantoio della Renaia ha lavorato le nostre olive e prodotto il nostro meraviglioso olio; l’anno prossimo chissà!