L’Etruria

Redazione

Ethos, Kratos e Demos

Verso la fine della “ democrazia”? Serve una rivolta morale!

Ethos, Kratos e Demos

Stamani al mio solito bar circolo culturale camuciese, dove si fermano per un caffè quei concittadini, che, ancora, hanno voglia di alzarsi presto per andare al lavoro, vi ho ascoltato discorsi e riflessioni davvero interessanti che invitano alla rivolta morale davanti ad un mondo fuori dai cardini e in mano ad un potere furioso che , come nella Grecia del terzo secolo avanti Cristo, vuole rendere porre fine alla “democrazia, rendendola “derogatoria”. Tra le tante riflessioni ascoltate , ne riporto due che trovo molto appropriate e da condividere.

Primo avventore: Ma hai sentito che Trump vuole farsi cedere Gaza da Israele, deportare i palestinesi  e sulle macerie  della guerra costruire una “Riviera del Medio Oriente”, una copia della sua “ Mar-a-Lago”?

Ora che l’imitatore degli imperatori Caligola e Nerone ne spari una al giorno ci sta; ma non ci sta proprio che i governanti italiani ed europei non lo mandino a quel paese. Perché davanti a questo nuovo padrone del mondo, che vuole classificare la “ democrazia” come una cattiva forma di governo, come una cosa politica negativa, non si leva una rivolta morale? Perché nessuno invoca i principi della nostra etica costituzionale? Perché nessuno si accorge che siamo al kairos ( al momento opportuno) per rimettere nei cardini il chronos ( il tempo)?

Seconda avventrice: I tuoi interrogativi sono molto appropriati e giusti in questo nostro mondo dove i nuovi oligarchici hanno preso il potere, dove il denaro sta annebbiando le coscienze delle persone e dove i governi stanno riportando i cittadini ad essere sudditi. Sudditi controllati in ogni momento tramite gli smartphone e presto anche tramite il chip elettronico sotto cute. Io e te sappiamo che chi esercita e governa in modo autoritario, senza ammettere critiche, opposizioni, discussioni o ingerenze di alcun genere, è sempre un dittatore, anche se eletto dal popolo. Ma quanti , soprattutto giovani lo sanno?

Anche oggi, come fecero i nostri nonni nel novecento, occorre mettere in guardia gli italiani e gli europei dai poteri assoluti, dai nuovi feudatari che acclamano l’imperatore e lo finanziano con i loro dollari. Occorre una rivolta morale. Per noi cristiani occorre ritrovare la forza e la scelta di Teresio Olivelli e della sua preghiera a Dio nei mesi della resistenza italiana. Te la ricordi la sua preghiera davanti alla tragedia europea del potere nazifascista? Te ne ripeto alcune parole , perché senza fede la rivolta morale non nasce: “Signore facci liberi /Signore, che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce/ segno di contraddizione, /che predicasti la rivolta dello spirito/ contro le perfidie e gli interessi dei dominanti, la sordità inerte della massa,/ a noi, oppressi da un giogo numeroso e crudele/ che in noi e prima di noi ha calpestato Te/ fonte di libere vite, /dacci la forza della ribellione. /Dio che sei Verità e Libertà facci liberi e intensi: /Alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà. Moltiplica le nostre forze./Vestici della Tua armatura.(…) Veglia Tu sulle nostra famiglia, /Sui monti ventosi e nelle catacombe della città, Dal fondo delle prigioni, /Noi Ti preghiamo:/ sia in noi la pace che Tu solo sai dare. /Dio della pace e degli eserciti Signore che porti la spada e la gioia,/ ascolta la preghiera di noi ribelli per amore”.

E’ una preghiera che noi adulti dobbiamo diffondere ed insegnare ai giovani perché la “democratura”, sotto cui si riparano i nuovi oligarchi, è nient’altro che dittatura in doppio petto. Bisogna insegnare ai giovani  che l'avidità di chi ci comanda è solamente un male passeggero, che si può sconfiggere. Insegnare loro che l'odio, la violenza degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo. Naturalmente se ci si ribella in nome della  libertà , che non può essere soppressa da chi governa, anche se è  stato eletto.

Davvero nelle scuole oggi  bisognerebbe ritornare a far lezione partendo dalla proiezione del film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin. Soprattutto fare memoria attiva del discorso finale del film: “Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un'anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore.Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l'amore dell'umanità nel cuore.Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto:   ‘Il Regno di Dio è nel cuore dell'Uomo’ ".

Ivo Camerini