È passato più di un mese ormai da quando MDP Valdichiana ha rivolto a chi di dovere una serie di domande precise e circostanziate relative alla situazione attuale dell’Ospedale di vallata e alle sue prospettive future.
Ad oggi nessuna risposta è pervenuta.
In compenso nei giorni scorsi abbiamo potuto registrare l’annuncio, effettuato in pompa magna dalla Conferenza dei Sindaci e dal Direttore Generale, dell’arrivo di un nuovo robot per la chirurgia ortopedica.
Ora, per chiarezza, vogliamo premettere che tale notizia ci rallegra. Siamo lieti che un tale prodigio della tecnologia, dopo essere transitato per Arezzo e Sansepolcro, venga utilizzato finalmente anche al Santa Margherita di Fratta, seppure per soli sei mesi, e siamo certi che esso porterà sicuro giovamento ai pazienti che potranno usufruirne.
Peccato però che questo nuovo prestigioso arrivo non potrà risolvere nessuno dei problemi che abbiamo già segnalato e che col tempo rischiano di peggiorare ulteriormente. Non servirà a risolvere la carenza ormai cronica di anestesisti che determina una costante sottoutilizzazione delle sale operatorie, né a migliorare la qualità del Pronto Soccorso la cui considerazione è ormai ai minimi termini sia per gli operatori sanitari della provincia, sia per gli utenti e sia in generale per l’intera opinione pubblica e neppure servirà a rendere maggiormente fruibile la diagnostica strumentale e in particolar modo la TAC che continua ad essere utilizzata solo in orario diurno.
Continuiamo rispettosamente a sperare in una risposta alle nostre domande e soprattutto in un impegno formale da parte di tutte le istituzioni coinvolte ad imprimere una svolta decisa sulla gestione della sanità ospedaliera in Valdichiana. La prossima volta potrebbe essere troppo tardi