Nella gratuita opera di diffamazione di alcuni esponenti dell'Unione comunale del Pd di Castiglion Fiorentino, s'intendono poca ironia e poca conoscenza. Ho manifestato il mio stupore per la vittoria di un uomo candido e buono come Mario Agnelli, convinto che gli scaltrissimi esponenti del Pd non potessero perdere una loro roccaforte. Ma conosco la città da quando era amministrata dal centrosinistra. E infatti ho avuto per Castiglion Fiorentino la stessa attenzione che per Lucignano, dove il sindaco è del Pd. Mi è sembrato che testimoniare l'importanza di opere poco conosciute fosse una cosa giusta, l'ho concordata con Oscar Farinetti, amico e sostenitore di Matteo Renzi ed elettore del Pd. La presenza di alcune opere di artisti italiani all'Expo di Milano è certamente importante per lo straordinario successo della manifestazione e la crescente affluenza di pubblico. L'Italia migliore è presente nel Padiglione Eataly e non nel Padiglione Italia. La mostra ha inaugurato non il primo ma il 22 maggio e, nel lungo travaglio dei trasporti delle 300 opere esposte, si è ritardato l'arrivo del San Francesco in estasi di Bartolomeo della Gatta perché esposto alla mostra su San Francesco all'Accademia di Firenze. Il dipinto è comunque arrivato per la presentazione ufficiale con il ministro Franceschini lo scorso 22 giugno. Ogni giorno, pur essendo contingentato l'ingresso - che è gratuito - a un numero limitato di persone, vedono le opere d'arte esposte tra le 1700 e le 2200 persone. Non so quante, aperto o chiuso il museo, di notte o di giorno, vengano a vederle a Castiglion Fiorentino. E mi pare che sia motivo d'orgoglio essere presenti in questa occasione irripetibile. E non certo da prendere in giro il sindaco Agnelli, perché, in tal caso, lo si dovrebbe fare anche con l'attivissimo sindaco di Lucignano. E con tutti i sindaci di amministrazioni governate dal Pd che hanno prestato opere all'Expo. Il ministro, che è un esponente del Pd, ha ammirato il dipinto di Castiglion Fiorentino e molto lodato la mostra. Per quello che riguarda l'invito al palio: ho accettato per curiosità e per amicizia, e non ho avuto alcuna remunerazione, a dispetto delle insinuazioni degli sconfitti che mal sopportano la vittoria di Mario Agnelli, ben più ironico di loro. Mi sembra che usare le mie battute per mortificarlo sia un atteggiamento squalificante, tanto più da parte di chi ignora che le stigmate di San Francesco corrispondono, in tutta la pittura, alla condizione dell'estasi, che è, nel caso del dipinto di Bartolomeo della Gatta, come nel celebre dipinto di Bellini alla Frick Collection di New York, la definizione più pertinente. E, in ogni caso, equivalente. Stiano dunque al loro posto i rancorosi del Pd che, irridendo alla bella iniziativa dell'Expo, si mettono in contrasto non con Mario Agnelli ma con Renzi, Franceschini e Farinetti. E anche, dopo la recente visita di Slow Food, con Carlo Petrini che ha guardato la mostra come esempio di «democrazia civile», non sapendo di contrapporsi alle manifestazioni di «democrazia incivile» di alcuni esponenti del Pd di Castiglion Fiorentino. Aggiungo che il Reliquiario di Sant'Orsola, esposto sin dal 22 maggio, non è dissimile da un esemplare analogo di Santa Cristina di Bolsena, con caratteristiche iconografiche affini. La santa, per la sua straordinaria bellezza, venne segregata in una torre dal padre Urbano, in compagnia di 12 ancelle. Divertente che, oltre a essere patrona di Bolsena, sia anche compatrona di Gallipoli. E che del suo culto sia devoto l'amico d'Alema. Con tanti auguri e benedizioni agli amici del Pd. Lupi con gli agnelli. Vittorio Sgarbi [email protected]
Sgarbi scrive al Pd Castiglionese
Il critico d'arte contesta la polemica sollevata sulle opere prestate per l'Expo