Si è appena concluso il Festival di Teatro Inclusivo della città di Cortona che, per il secondo anno, nell’arco di tre giornate, 12-13-14 Aprile , ci ha offerto dal palcoscenico del “Signorelli”, un interessantissimo programma di spettacoli all’insegna dell’inclusione promosso dalla polisportiva Cam.
Attraverso il linguaggio del teatro, molti ragazzi, normodotati insieme a portatori di handicap , di disagi o di altre forme di disabilità, hanno dato voce alle loro emozioni, emozionandoci! Classi del nostro Istituto Socio Sanitario “Severini”, precisamente la Ia, la IIa e la IIIa, hanno aderito con grande entusiasmo al progetto che prevede un percorso fatto di “lezioni” teatrali in orario curricolare, in cui ragazzi della polisportiva Cam e nostri alunni, interagiscono imparando tecniche di rilassamento, di espressione corporea, di controllo emozionale e basi teatrali, scenografiche e musicali pratiche.
Le altre scuole coinvolte del nostro comune erano la scuola dell’infanzia e quella primaria di Pergo con due stupendi spettacoli fuori concorso. La loro partecipazione ha testimoniato fedelmente la volontà delle istituzioni scolastiche di sensibilizzare fin da piccoli i bambini alle tematiche delle diversità, dell’inclusione.
Dai bambini agli anziani della residenza camuciese “Sernini”, che ce l’hanno messa tutta per farci sorridere! Le compagnie teatrali venivano anche da comuni limitrofi come Arezzo, Monte San Savino, Bibbiena, Poppi; questo mix territoriale ha onorato e consolidato l’obiettivo di integrazione ad ampio raggio prefissatosi. Il Festival prevedeva un concorso giudicato da una apposita giuria, presieduta quest’anno da Silvia Martini, attrice, performer, musicarterapeuta che promuove percorsi artistici integrati, arte sociale ed eventi . Gli altri giurati erano Mario Bocci , Ferdinando Fanfani e Francesca Totti, del Piccolo Teatro di Cortona e Nelly Diacciati, insegnante presso l’istituto Severini. La giuria ha spiegato che non è stato semplice assegnare i premi data la qualità ed il livello delle performances che spaziavano dal genere comico, al drammatico. E con grandissima gioia, i nostri ragazzi di terza hanno ricevuto l’ambitissimo Premio Integrazione 2019 con questa gratificante motivazione: “Per il risultato raggiunto in scena di una reale integrazione fra le varietà di vivenze umane”.
Lo spettacolo presentato si intitolava Figli di un Dio minore : dopo un laborioso studio delle Baccanti di Euripide, i ragazzi hanno cercato di riportare in scena delle analogie tra il coro delle Baccanti e le anime “folli” dei manicomi, tra la figura di Dioniso e quella di Cristo. Così, coloro che erano nati nella condizione di minori, attraverso una catarsi, rinascono oggi come anime salve. L’interpretazione delle ragazze, è stata particolarmente sensuale, luminosa. Le musiche erano coinvolgenti e suggestive , così come i versi scelti e letti , i costumi e le scene. I premi consegnati in totale sette, erano sculture in bronzo dell’artista Andrea Roggi, sostenitore fedele dell’idea di una sorta di integrazione umana che arriva addirittura ad una fusione tra gli elementi vitali. Veramente un trionfo delle arti!
Ed oggi, a sipario chiuso, cosa è rimasto ai nostri ragazzi? Nelle classi si respira malinconia, la presenza del “ciclone” Maria ( Maria Rosaria Stigliano), come è stata definita bonariamente sul palco, in quanto iper energetica, tuttofare, trovasoluzioni, dispendiconsigli e altro, si sente ! Maria per i ragazzi ha avuto un ruolo molteplice: grande regista e attrice, ma anche materna educatrice, amica al di là dell’esperienza teatrale… Gli incontri di teatro a scuola, in realtà erano anche altro delle lezioni accattivanti e professionali … l’atmosfera era quella dello stare insieme tra amici, condividere momenti formativi ed impegnativi ad altri più leggeri, giocosi. I ragazzi raccontano di belle storie di amicizia coi ragazzi del Cam, fatte di abbracci, scherzi, scambi di battute, relazioni prima impensabili, nate e cresciute spontaneamente. E a riparlarne si emozionano….Tutti auspicano di poter partecipare ad Integrars 2020, in quanto ,affermano i ragazzi, è un’esperienza che aiuta la loro crescita umana , in ricchezza di immaginario e soprattutto in bellezza, completando l’iter scolastico formativo, che non può prescindere dal loro essere uomini e donne.
Dirigente scolastico Maria Beatrice Capecchi