Sabato 30 maggio saranno inaugurati i lavori di restauro del primo piano della Fortezza di Montepulciano, realizzati in collaborazione con la Kennesaw University della Georgia (USA).
Lo ha annunciato da Atlanta, con un post su Facebook, il Sindaco Andrea Rossi al termine di un incontro con i rappresentanti dell’ateneo; con il Presidente Daniel Papp sono stati definiti, insieme al Consorzio del Vino Nobile, gli ultimi dettagli relativi alla collaborazione tra le tre Istituzioni e alla gestione del prestigioso complesso architettonico.
La notizia conferma le anticipazioni che erano circolate all’inizio dell’anno e che già indicavano nell’ultimo fine settimana di maggio la data più probabile per la presentazione del prestigioso intervento di ristrutturazione.
Nell’ambito della stesso appuntamento, la Kennesaw University ha organizzato un evento finalizzato alla promozione del territorio di Montepulciano e della Valdichiana senese. Tra gli ospiti, oltre ad addetti ai lavori interessati a creare rapporti con la Toscana, anche i munifici partner dell’ateneo, intervenuti a sostegno del progetto-Montepulciano. Ai presenti i produttori di “Nobile”, in tour negli Stati Uniti per la missione 2015, hanno offerto i propri eccezionali vini, molto apprezzati dagli amici americani.
Il rapporto tra Montepulciano e la Kennesaw University inizia nel 1999 con una serie sempre più intensa di programmi annuali di studio che, ad oggi, hanno coinvolto circa 2.000 tra studenti e insegnanti che per settimane si sono potuti immergere nell’ambiente e nella cultura italiana.
A febbraio 2012, a Kennesaw, il Comune, il Consorzio del Vino Nobile e l’Università siglarono un’intesa che prevedeva l’intervento del partner per il restauro di parte dell’antico edificio.
A novembre il Consiglio di Amministrazione approvò il contratto e all’inizio del 2013 si giunse alla conclusione dell’accordo: l’Università di Kennesaw, che oggi conta su 22.000 studenti destinati a diventare 35.000 entro 2 anni, è intervenuta con una somma di 500.000 Euro, di cui 400.000 destinati al restauro; a seguito di ciò l’ateneo potrà utilizzare in maniera esclusiva alcuni spazi e condividerne altri per le proprie attività didattiche su un arco temporale di 25 anni e per 6/8 mesi all’anno, a cominciare dal 2016. Nell’accordo è previsto che il partner statunitense investa risorse anche nella promozione del territorio presso il pubblico statunitense.
L’investimento complessivo per il restauro della Fortezza ammonta a circa 2 milioni e mezzo di Euro a cui hanno contribuito, oltre all’Amministrazione Comunale, anche la Regione Toscana e, come detto, il Consorzio del Vino Nobile, la Kennesaw University e la Strada del Vino Nobile e dei sapori della Valdichiana senese.
L’incontro è stato preceduto ad Atlanta da un seminario sul Vino Nobile di Montepulciano ed un wine tasting caratterizzato da un successo di partecipazione.
Presso la prestigiosa sede del Vino Venue – Atlanta Wine School, il consorzio dei produttori è stato protagonista di una serata di promozione delle ultime annate in commercio.
Numerosi i partecipanti, dalla stampa di settore agli operatori di questa regione che per il vino, negli Stati Uniti, rappresenta un importante sbocco di mercato
“Un successo dovuto alla curiosità di degustare un vino, come il Nobile, che ormai non è più una novità per gli operatori e la stampa americana – spiega Andrea Natalini, presidente del Consorzio del Vino Nobile – e sicuramente anche dalla consolidata presenza dei nostri prodotti in questo mercato che negli ultimi anni ha saputo rappresentare uno degli sbocchi più interessanti per il Vino Nobile”.
Non è un caso che quello statunitense sia il primo mercato ad essere valorizzato, dato che rappresenta oltre il 15% circa della quota export del Nobile che, in totale, si è chiusa con un +4% rispetto al 2013 (che si somma al +8% dell’anno precedente) toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia.
Per quanto riguarda il resto dell’estero, la “torta” è divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco.
Così come gli Usa, anche i mercati asiatici, dove il Consorzio sarà prossimamente protagonista, nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.