“Riappropriarci di una tradizione e con questa rileggere le caratteristiche delle nostre città per capire quanti segni ci sono dell'annunciazione e del 25 marzo nei contesti dei nostri nuclei urbani ed è proprio il giorno dell'Annunciazione che sanciva l'inizio del capodanno toscano fino all'anno 1750”
Queste parole pronunciate dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani hanno dato inizio ai festeggiamenti del capodanno toscano 2017.
Il luogo la chiesa romanica delle SS Flora e Lucilla sita in Piazza Matteotti a Torrita di Siena.
La chiesa contiene di fatto il bellissimo affresco del pittore senese Filippo Vanni “L'Annunciazione” ed è proprio il 25 marzo il giorno dell' Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele a Maria.
Ma il 25 marzo è una data che ritroviamo in tanti motivi culturali accaduti in Toscana; è evidente che il 25 marzo 1436 fu consacrata la cupola del Brunelleschi a Firenze, che il 25 marzo del 1300 Dante configura il cielo stellato per la partenza dell'inferno, a Pisa in questo giorno il raggio del sole arriva sul pulpito della cattedrale.
La figura della Madonna è stata al centro del discorso rivolto soprattutto alle nuove generazioni, i ragazzi della seconda classe delle scuole secondarie dell'Istituto Parini, del Vescovo Mons.Stefano Manetti.
Il tema tra il sacro ed il profano sono stati illustrati dal prof. Giovanni Cipriani, dalla professoressa Silvia Mammana e dal teologo Giovanni Monti sottolineando la linea che attraverso l'arte arriva alla conferma delle tradizioni come quella del capodanno toscano.