L’Etruria

Redazione

Fascino ed attualità del modello di vita cristiana “ora et labora”

Ad Arezzo, nel Loggiato di San Donato, il presidente Idscar Mauro  Conticini ed il vescovo Andrea Migliavacca  hanno inaugurato ieri l’interessante e bella mostra “ Il gusto del quotidiano”, che rimarrà aperta fino al nove febbraio.

Fascino ed attualità del modello di vita cristiana “ora et labora”

Ad Arezzo, martedì 17 dicembre 2024, in sul far del mezzogiorno, il presidente dell’Idscar Mauro Conticini e il vescovo Andrea Migliavacca hanno inaugurato l’interessante e bella mostra “ Il gusto quotidiano”.

La mostra, che reca il sottotitolo “L’eredità monastica: lavoro e innovazione” ed ha il patrocinio della Comunità monastica di Camaldoli, è stata curata da Michelangelo Menna ed è un approfondito viaggio nella bellezza del modello della vita cristiana e del lavoro dell’ “Ora et labora”. Il fascino e l’attualità di questo modello,  posto da San Benedetto da Norcia a fondamento della vita monastica occidentale agli inizi del sesto secolo dopo Cristo, viene qui ripercorso storicamente in maniera originale attraverso documenti rari e video molto appropriati, che restituiscono al visitatore , a  tutto tondo,  il secolare viaggio dei monasteri benedettini, che  sono stati nei secoli passati la forte architrave dell’Italia e dell'Europa cristiana, come ha detto il presidente Conticini nel suo discorso di inaugurazione.  

Mauro Conticini, nel suo intervento, ha  richiamato l’attualità di una visione di vita concreta come quella cristiana monastica, che, con questa mostra, in  questi giorni di festività natalizie, offre  agli aretini ed ai tanti turisti che visitano  Arezzo, un tempo ed un luogo di sosta e di meditazione valida per tutti, riportando il Loggiato di San Donato al centro dell’andare dei giorni aretini.

Mauro Conticini  ha concluso il suo appassionato discorso sottolineando una forte analogia tra i monasteri (che gestivano vasti patrimoni fondiari con criteri di corretta gestione economica) e gli odierni Istituti diocesani di sostentamento del clero (Idsc), che hanno lo scopo di gestire il patrimonio ecclesiastico per sostenere la Chiesa nella sua globalità, ricercando costantemente l’autosufficienza economica coniugata con il  fecondo rapporto con il territorio, con le comunità locali e con l’equilibrio tra innovazione e tradizione.

La tradizione cristiana millenaria di equilibrio tra umanità, natura e fede dei monaci benedettini, come ha detto nel suo intervento illustrativo il curatore della mostra Michelangelo Menna, è un esempio fondamentale per capire la crisi odierna a partire da un’altra grande crisi, quella conseguente alla caduta dell’Impero Romano. Un esempio che  pone agli uomini e alle donne del nostro magmatico oggi la domanda: “è possibile vivere il lavoro all’altezza dei propri desideri? Da cosa può ripartire la creatività e la positività dell’uomo nell’affrontare la realtà in un contesto di incertezza generalizzata?”.

La risposta affermativa l’ha data il nostro vescovo Andrea Migliavacca , che nel suo breve , ma incisivo discorso inaugurativo, ha invitato a riscoprire il gusto del quotidiano nel lavoro e nella vita di ciascuno, celebrando il valore di ogni giorno; a tornare a bilanciare lavoro e vita spirituale, a coltivare una tensione ideale dietro ogni attività, a cercare la propria vocazione per realizzarsi pienamente; a promuovere la cooperazione e l'armonia nelle comunità e nei luoghi di lavoro, nel rispetto assoluto del territorio e dell'ambiente in cui ciascuno vive.

Nel richiamare questo messaggio della mostra, il vescovo Andrea ha chiesto a tutti di ritrovare “ il gusto delle cose vere della vita, dell’incontro, dell’amicizia, del coltivare la terra per diffondere, come facevano  i monaci nei secoli passati e fanno ancor oggi, il gusto di Dio. Questa mostra dice a tutti che l’umanità europea di oggi  deve ritrovare il gusto di Dio e della pace. Un gusto indispensabile al  modello di una vita umana che, con coraggio oggi,  dice basta al gusto della guerra, della morte, della non vita e chiede pace in terra per ‘gli uomini di buona volontà’, cioè per tutti  coloro che hanno sentimenti e volontà in sintonia con i sentimenti e la volontà di Dio”.

Il gusto del quotidiano” è una mostra itinerante, presentata per la prima volta al Meeting di Rimini del 2023, che sta girando tutta l’Italia ed è stata portata ad Arezzo dalla nostra  Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e dall’Istituto diocesano di sostentamento del clero, guidato dal presidente Mauro Conticini.

La mostra, ad ingresso libero, è visitabile il 20/21/22 dicembre dalle 10 alle 13.30 e dalle 14 alle 17. Dal 30 dicembre al 6 gennaio dalle 10 alle 13.30 e dalle 14 alle 18. Dal 7 gennaio al 9 febbraio dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 14 alle 17.

Ivo Camerini