L’Etruria

Redazione

Mai più la guerra!

Celebrati a Falzano gli ottant'anni della strage nazifascista di Falzano

Mai più la guerra!

Nel pomeriggio di domenica 30 giugno 2024, a Falzano, sugli ultimi prati toscani della Valle del Minimella (all'ombra dei tigli e dei cipressi che proteggono il monumento ai caduti e l'Edicola alla Madonna, ambedue le costruzioni innalzate dalla pietà popolare  nei primi anni del 1950 con le pietre rimaste della piccola casa che i  tedeschi in ritirata nel giugno 1944 fecero saltare in aria con dentro sedici prigionieri rastrellati nella montagna cortonese) si è svolta la prima delle due cerimonie di ricordo degli ottant'anni della terribile strage nazifascista del giugno 1944.

La manifestazione di memoria attiva su quel terribile eccidio di sedici cortonesi di cui solo uno si salvò miracolosamente, il conosciutissimo Gino Massetti, oggi ultranovantenne, è iniziata alle ore quindici con la Santa Messa in suffragio delle vittime presediuta dal nostro vescovo mons. Andrea Migliavacca e concelebrata dal parroco della montagna don Giovanni Ferrari, da don Otorino Capannini, da don Ottorino Cosimi e da don Giovanni Sabet.

Nella sua profonda e magistrale omelia, il vescovo Andrea ha richiamato l'attenzione religiosa sul diritto delle persone e dei popoli alla pace, alla fraternità, alla solidarietà e al rifiuto della violenza e della guerra, invitando tutti i presenti, le autorità locali, nazionali, europee e mondiali a non intrapprendere mai più la strada della guerra per discutere le controversie internazionali e a camminare sempre sulla strada della pace e a testimoniarla anche a prezzo della propria vita, come fecero i martiri antifascisti e antinazisti della montagna cortonese nel lontano giugno 1944.

Al termine della Santa Messa, la manifestazione di Falzano è proseguita con i discorsi di saluto e di commemorazione delle autorità presenti: il sindaco di Cortona, Luciano Meoni,  il sindaco di Ottobrunn ,Thomas Loderer e Massimo Massetti, il Vicepresidente del Consiglio Regionale Toscano, Marco Casucci. A loro si è unito anche il professor Massimo Massetti (cardiochirurgo italiano, attuale direttore dell’Area Cardiovascolare e della Cardiochirurgia della Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma, titolare della Cattedra di Cardiochirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, cfr. anche   https://www.letruria.it/attualit%C3%A0/massimo-massetti-il-barnard-italiano-9011 ) che ha portato il saluto del  babbo novantasettene Gino Massetti, unico sopravvissuto dell'eccidio di Falzano ( cfr. https://www.letruria.it/cronaca/strage-di-falzano-il-racconto-di-gino-massetti-unico-sopravvissuto-7082 ).

Subito dopo, con la partecipazione in alta uniforme delle forze dell'ordine ( carabinieri, polizia municipale e provinciale) e delle associazioni d'arma  dei militari cortonesi in congedo ( carabinieri, unuci, esercito  e aviazione), si è svolta la deposizione delle corone al monumento delle vittime da parte del sindaco di Cortona, del sindaco di Ottobrunn, dei rappresentanti della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana.

A nome del comitato popolare spontaneo , che ha organizzato la manifestazione di Falzano, hanno parlato il presidente dell'Associazione Organi storici, Mario Aimi e la presidente della coperativa Montagna cortonese , Caterina Cittadini che, tra l'altro, ha  ringraziato  gli sponsor, tutti i volontari che hanno dato una mano per la realizzazione di questo evento ed in particolare i cortonesi Stefano Camorri, Fabrizio Coppini, Vladimiro Nespoli ed Elio Vitali che hanno regalato l'essenziale per il rinfresco contadino tenutosi all'ombra degli imponenti alberi che adornano i prati della Chiesa di Falzano, ottimamente custoditi dal falzanese Cerotti e dalla professoressa Annamaria Rosadoni. Il pittore aretino ha regalato un suo quadro al vescovo Andrea Migliavacca e gli alunni dell'Istituto Luca Signorelli hanno donato una terracotta da loro realizzata al sindaco di Ottobrunn.

Alla manifestazione era presente anche la signora ultranovantenne Irma Alunno Ilari, che all'epoca della strage era ancora adolescente ed abitando in una casetta al di là del fiume, come contadina del signor Crocioni (in linea d'aria a meno di duecento metri dal luogo della strage). La signora Irma, gentilmente, pur portando ancora oggi nei suoi occhi il terrore di quel giorno, mi ha raccontato che,  nascosta tra le piante vicino casa sua, vide tutte le azioni criminali di quella giornata di guerra: la razzia dei suoi animali e di tutti i beni alimentari nella dispensa di casa sua; l'uccisione della cavalla del fattore signor Romano; la chiusura dei prigionieri nella piccola casa e stalla sempre di un contadino del Crocioni; la  posa in opera delle mine sulla casa; l'esplosione e,dopo la partenza dei tedeschi, il sopralluogo notturno e disperato sulla casa saltata in aria alla ricerca del suo babbo e del suo fratello "presi da una pattuglia tedesca il giorno prima e che invece non erano con quei morti perché portati a San Leo Bastia, dove riuscirono a liberarsi mentre i tedeschi erano impegnati nella battaglia di Canoscio contro gli alleati".

Il sette luglio 2024, cioè domenica prossima, in Cortona si terrà la seconda giornata di memoria sugli ottat'anni della Strage di Falzano con il seguente programma: in Piazza della Repubblica alle 10.30 saranno deposte le corone ai caduti di tutte le guerre, mentre alle ore 11.00, presso il Teatro  Signorelli, Valdo Spini e Mario Parigi terranno una conferenza su Cortona e la Liberazione con la partecipazione degli studenti dell’IIS Luca Signorelli.

Nella foto collage, alcune immagini della toccante manifestazione di Falzano svoltasi domenica pomeriggio 30 giugno. 

Ivo Camerini