Nella nuova situazione che da stamani attanaglia l'Italia e quindi anche la nostra Comunità, molti già si dichiarano nei social a disposizione per andare a fare la spesa agli anziani o dare una mano a chi ne ha bisogno.
Siamo l'Italia, i cortonesi e gli aretini dal cuore grande e immenso. Gente disposta sempre a buttare il cuore oltre l'ostacolo per dare una mano al nostro prossimo. Ma stavolta è diverso.
Chi ha possibilità deve fare solidarietà. La solidarietà è infatti davvero una merce rara e a differenza di tutte le merci rare di questa più se ne consuma e più cresce, invece di diminuire. Ma la solidarietà ,questa volta, va fatta in maniera organizzata. Cioè sotto la direzione delle autorità preposte di governo locale , della protezione civile che devono da subito mettere in moto chek-point di coordinamento con le Usl, con la Chiesa , con le opere di assistenza , con le associazioni di volontariato ( Misericordie, Onlus,ecc.).
Se vi è bisogno si creino anche uffici comunali provvisori di spaccio di generi alimentari e di materiali sanitari che stanno scomparendo dai supermecati e che ormai sono reperibili solo al mercato nero.
Come giornale L'Etruria ripetiamo che le cose erano gravi già dal ventidue di febbraio. Chi ha responsabilità di governo tuteli anche con ordinanze ed iniziative eccezionali urgenti la nostra comunità.
I numeri verdi, i chek-point e le iniziative dei governi centrali e regionali possono e devono essere integrati da iniziative e atti della nostra piccola patria. Compresi gli adattamenti per la sicurezza locale dei lavoratori tutti, medici,infermieri e o. s. compresi.
Non si deve vedere in giro quello che ieri hanno dovuto fare semplici e normali cittadini alle poste o al supermercato. Chiedere a voce ferma ai presenti il rispetto delle distanze di sicurezza nell'andare a pagare un bollettino o alle casse per pagare la spesa. Hic Rhodus, hic salta!
Ivo Camerini