Sabato 27 gennaio Terontola, per una mattinata, è stata al centro della vita civica cortonese con l’inaugurazione della locale scuola elementare e materna intitolata a Gino Bartali.Il Sindaco Francesca Basanieri, accompagnata dai suoi assessori e da molti consiglieri comunali, alla presenza del Vicepresidente del consiglio regionale della Toscana , Lucia de Robertis, infatti, ha inaugurato la nuova struttura educativa cortonese abbattuta due anni orsono per instaibiltà sismica e pericolo di crollo e ricostruita in tempi brevissimi. Una inaugurazione voluta nel Giorno nazionale della Memoria per le vittime della Shoah uccise dal nazismo e di condanna delle leggi razziali emanate dal fascismo in quanto la scuola terontolese pochi anni fa fu intitolata a Gino Bartali. Le foto della nostra gallery raccontano in maniera visiva l’importante evento terontolese che ha visto la partecipazione di tanta popolazione e degli alunni che frequentano la scuola materna.
La manifestazione, dopo il taglio del nastro effettuato da Francesca Basanieri, si è conclusa con la visita ai nuovi locali e con un omaggio alla lapide marmorea che ricorda Gino Bartali all’ingresso della Stazione di Terontola.Una stazione dove Bartali durante la seconda guerra mondiale era di casa perché, svolgendo il servizio militare al campo di aviazione di Castiglion del Lago , in quanto atleta, poteva, durante la settimana, svolgere allenamenti in bicicletta e quindi recarsi a Firenze dove dal cardinale di Firenze, Mons. Elia Dalla Costa, riceveva documenti utili alla salvezza di ebrei nascosti ad Assisi. Documenti che egli , trasportando nel tubo del manubrio, nel ritorno a Castiglion del Lago, consegnava ad emissari cattolici dell’antifascismo proprio nella nostra stazione, facendo finta di sostare ai bagni o di rinfrescarsi alla fontanella del primo binario.
Insomma una bella manifestazione incastonata nel contesto di una giornata di memoria attiva per tramandare ai terontolesi e alle terontolesi di domani l’amore per la democrazia, per la convivenza pacifica , libera e senza distinzione di razza tra le persone, tra i cittadini e le cittadine delle nostre terre cortonesi.
Ivo Camerini