L’Etruria

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M5stelle: "Camucia è sempre l’ultima ruota del carro?"

"Disagio nel vivere in un paese cresciuto troppo in fretta"

M5stelle: "Camucia  è sempre l’ultima ruota del carro?"

"L'urbanistica, cioè la vita, la passione o la morte delle nostre città, è problema politico nel significato più alto del termine, è cioè problema umano, sociale, economico, giuridico, morale, artistico, in cui si riflette e deve impegnarsi la nostra azione in tutti i giorni. La vita delle città deve diventare cultura operante. Smettiamo soprattutto di scambiare per realtà la violenza e la stupidità dei vandali padroni e l'impotenza dell'autorità. La realtà unica sola è lo sforzo di mutare la vergognosa condizione dei tempi. O interveniamo attivamente per rovesciare un intollerabile stato di fatto o rinunciamo per sempre a considerarci persone libere, democratiche, civili".

(Antonio Cederna)

In un mondo senza Pace e con grandi e gravi problemi strutturali, economici ed etici ci può sembrare strano parlare dei problemi di Camucia o di qualche altro paese italiano, ma in realtà per molti di noi a volte i problemi sono lontani e non percepiti correttamente, al limite se ne discute 5 minuti al Bar o in brevi fugaci incontri in cui si va a finire nei soliti luoghi comuni tanto per dire…

Ciò che si percepisce invece sempre più spesso è il disagio nel vivere in un paese cresciuto troppo in fretta spinto spesso e solo dall’interesse privato e non da un progetto di sviluppo da un idea, ma solo dall’interesse appunto e spesso addirittura dall’interesse del momento, il quale ha portato quindi ad uno sviluppo disarmonico se non caotico, mentre si sarebbe potuto e dovuto progettare meglio le aree di sviluppo, creando così anche nuovi posti di lavoro, considerando come importante il verde pubblico, i parcheggi e tutto ciò che rende un paese vivibile e non ostaggio del traffico e pericoloso quindi da vivere per anziani e bambini.

Dal punto di vista commerciale fino a pochi anni fa era probabilmente il centro commerciale tra i più importanti della Provincia e tanto per farvi capire il numero delle attività con sede fissa era sicuramente importante ed il mercato era il secondo in ordine di giro d’affari solo al mercato di Arezzo del Giotto.

Si dovrebbe forse avere più rispetto a chi ha contribuito alla crescita del paese ed avere strategie che ne consentissero perlomeno la sopravvivenza, ma questo non è ciò che interessa oggi, oggi si sposa la grande distribuzione, i centri commerciali e tutto quello che forse non servirebbe ormai.

Si potrebbe parlare a lungo degli errori e della filosofia che fino ad oggi ha guidato i nostri amministratori che più che del bene comune si sono occupati del bene di qualcun altro, ma questo è ieri e oltre alle recriminazioni si può fare poco, ma non dobbiamo dimenticare ed anzi fare tesoro degli errori commessi per far sì che non accadano di nuovo e che si preveda di ponderare con più attenzione quando si parla di sviluppo perché questo possa definirsi tale e consenta di migliorare la qualità della vita e non peggiorarla, intanto non sarebbe male avere più rispetto per ciò che si è scoperto essere sotto Camucia e che avrebbe potuto e dovuto essere valorizzato per rispetto e per responsabilità verso la nostra storia e non vederlo come un freno al facile guadagno commettendo delitti che ancora oggi chiedono vendetta… ma questo è ieri, oggi c’è il bene comune?

Quello che mi preme di più comunque è cominciare da subito a considerare Camucia il naturale sviluppo anche di Cortona quindi guardare a Camucia come “il Panorama di Cortona” per esempio.

Avere un Bellissimo quadro ed imprigionarlo in una Brutta cornice significa valorizzarlo?

Noi crediamo di no e di questo si può senza dubbio fare riferimento a chi ci ha governato ( da sempre) senza mai preoccuparsi in realtà del vero sviluppo e senza avere un idea di cosa dovesse e potesse divenire Camucia e se si aggiunge che tutto ciò a volte è stato fatto e condito addirittura con Dolo, ci potremmo preoccupare da domani di chiunque abusi della parola Sviluppo, quando si parlerà di Camucia.

Si potrebbe ripartire anche dalla Zona della “maialina”, già “luogo sacro” per molti di noi che hanno più o meno tutti sudato, imprecato, pianto ma anche gioito e goduto su quella terra, che in fondo ha battezzato molti di noi che amiamo il calcio  e magari lasciare una traccia memoria di quanti appunto hanno legato le loro vite e i loro sentimenti a quel piccolo pezzo di terra, ogni Sabato ed ogni Domenica, per 50 anni e forse più…. magari pensando anche ad un bel giardino pubblico , spazi già utilizzati ad esempio e con successo il Giovedì per il mercato settimanale e per ogni iniziativa che porti gente a Camucia, quindi spazio strategico, che non può essere alienato a cuor leggero senza valutare le conseguenze.

La totale mancanza di iniziative ( tranne la splendida festa dell’unità per cui abbiamo anche idonei spazi, pagati da tutti e che dopo tale evento e la fiera del vitellone, sono poi sotto-utilizzati, ad esempio), che potrebbero fare da aggregante e creare un sentimento di appartenenza e magari una sensibilità che ancora oggi manca nella maggior parte dei cittadini… un vuoto che in questi anni hanno provato a colmare i Commercianti e pochi altri, spinti però dalla necessità e quindi finalizzati ad un obbiettivo, quindi spesso efficaci sul momento ma che non possono risolvere nessun problema… al limite evidenziarlo, come in passato è stato per la Tomba Etrusca di Camucia,  trascurata e dimenticata ancora oggi, o per Piazza Sergardi che fino a pochi anni fa era una vergogna.

La stazione di Camucia è una delle porte di ingresso principali del Turista e non si può avere una stazione Ferroviaria tenuta in quelle condizioni e soprattutto senza informazioni turistiche e servizi adeguati ( in questo momento spesso questo compito viene svolto dal Bar della stazione e dai loro gestori, professionale no?), per non parlare poi delle possibili sinergie che Cortona potrebbe attivare con i parcheggi di Camucia e relative navette, risolvendo così un problema vecchio e mai affrontato seriamente della mancanza dei medesimi a Cortona, un po come già succede in altri luoghi, Assisi e anche la stessa Montepulciano)

C’è molto ancora da fare e questa volta però sarebbe bello avere un progetto di “sviluppo” vero e non solo Cemento Armato.

La motivazione è fondamentale in ogni aspetto umano, allora ci poniamo una domanda:”Perchè non possiamo dimenticare che in realtà ci governano da 60 anni e quindi le colpe sono di tutti in caso, la cosa “bella” che sono sempre gli stessi che ci governano e che quindi hanno dato continuità al progetto, quindi tutti questi errori, omissioni e nefandezze, sono frutto di: obiettivi ben calcolati o di incapace amministrazione?

Oggi non ci sono risorse e quindi anche lo “ sviluppo va a rilento, ma si trovano 180.000 euro o forse di più per le Chianacce , siamo perfettamente  consci dell'utilità di un centro di aggregazione sociale per una frazione come le Chianacce , ma si dovrebbe ragionare per priorità di intervento  e da questo punto di vista Camucia rappresenta un emergenza considerata  anche la scarsità  degli  interventi realizzati negli ultimi 20 anni , o forse più , nel centro abitato più popoloso del Comune.

Ci auguriamo  che un giorno la gente di Camucia si svegli e comprenda che con il voto e la partecipazione potrà cambiare il proprio destino come il destino del territorio e che gli amministratori facciano scelte più oneste ed intelligenti in futuro.

Come ha detto, non da molto, una  loro illustre rappresentante, anche i voti cominciano a “puzzare”, la gente non è stupida, vogliamo credere e sperare che si renda conto e faccia ciò che è giusto non sempre ciò che sembra convenire.

Se ci rendiamo coscienti e consapevoli di essere parte di un “Sistema” e che quindi ci sono aree votate a certi servizi e che vanno ottimizzati ed aree dove in realtà forse non si dovrebbe più cementificare a cuor leggero e senza valutare tutte le conseguenze, ma si fa solo per calcolo politico, ricordiamoci che in realtà spendono i “nostri soldi” e che quindi dovrebbero avere rispetto a priori e le aree che pagano,  tasse e non voti, al di là delle emergenze o delle necessità impellenti o seguendo un progetto di vero sviluppo (che significa anche posti di lavoro), dovrebbero forse essere rispettate , mentre si premiano sempre altri meccanismi, che magari portano voti ( con i soldi di tutti)... allora torna prepotente il quesito: sono in malafede o incapaci?  Comunque sia spendono i nostri soldi e non dovrebbero avere quindi altro interesse se non quello dei Tutti.