Sulla vendita dell'ex ospedale di Cortona interviene il Consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Carini
Ho sentito e letto molto sul vecchio ospedale, forse troppo.
Noto con grande rammarico che molti anche a Cortona non perdono il vizio tutto Italiano di chiudere i cancelli quando i buoi sono scappati.
Non ho visto lunghe code verso il palazzo della provincia, per cercare soluzioni ad un problema che affligge il vecchio nosocomio da almeno un decennio.
Non ho visto un amministrazione attenta a questo problema tanto quanto si prefiggeva in campagna elettorale, anzi vedo e leggo comunicati di giubilo forse per essersi tolto dai piedi quello che rimaneva un simbolo dell’incapacità progettuale della sinistra Cortonese.
Abbiamo provato in base alle nostre possibilità a salvare la struttura e farla rimanere in mani pubbliche, organizzando e cercando di portare un progetto interessante sull’agro-alimentare.
Il mio impegno in tal senso era teso a trovare una soluzione al totale stato di abbandono in cui versa da tempo la struttura e per cercare di destagionalizzare le presenze all’interno della città.
Purtroppo la grave situazione in cui si trovano le provincie ha imposto una brusca accelerata sulla vendita, basta guardare il tempo in cui si è conclusa, (ricordo in via provvisoria fino agli adempimenti del caso), con un bando redatto gli ultimi di settembre e chiuso il 10 ottobre.
Nulla è passato dal consiglio, nulla è passato dalle commissioni, che sottolineo a chi fa finta di non sapere ,nemmeno vengono svolte in provincia.
Abbiamo come tutti saputo dell’ assegnazione dell’ospedale ad una società denominata Cortona Santa Margherita project Srl che si è aggiudicata la gara con un rialzo del 41,37% con dichiarazione di utilizzo a attività scolastiche universitarie e servizi annessi, contro il 2,10% di un altra società denominata Map General Contracts , con dichiarazione di utilizzo a residenza sanitaria per anziani.
Voglio sottolineare come noi non siamo assolutamente contro l’iniziativa privata, anche se abbiamo cercato di fare il massimo per mantenere la struttura pubblica.
Quello che possiamo garantire saranno controlli serrati sul rispetto della destinazione d’uso che in nessun modo andrà modificata e sulla qualità ed importanza del progetto.
L’ospedale di cortona serva per il rilancio del centro storico e per ridare dignità ad una struttura da troppo tempo dimenticata da molti!!