In questi mesi estivi gli ultimi montagnini rimasti a presidiare una delle oasi naturali più belle e antropizzate d'Italia (cioè la montagna cortonese, che nei secoli passati tanta civiltà, cultura e patrimonio sociale ha regalato alla città di Cortona) hanno visto con piacere le visite quasi quotidiane dei Carabinieri della Compagnia di Cortona e dei Vigili della Polizia Municipale per un controllo di un territorio spesso martoriato da scorribande ladresche e delinquenziali in questi ultimi anni. 

Sabato , 26 agosto, ci è capitato di imbatterci a Coldimorro in una pattuglia di giovani carabinieri ( anzi di una carabiniera e di un carabiniere molto giovani) che si sono fermati un po' a parlare con gli abitanti di Teverina e ad ascoltare i bisogni di sicurezza degli ultimi montagnini cortonesi. 

La cosa ci ha fatto molto piacere e vedere le forze dell'ordine che si riappropriano del controllo di un territorio (che in Teverina dall'ottocento fino al 1960 aveva avuto anche una caserma stabile di CC a cavallo , in bicicletta e poi motorizzati, ultimo comandante il mitico  maresciallo Monaldo Saccarello) ha ridato un po' di speranza ai pochi teverinesi e montagnini, che hanno avuto la fortuna ed il piacere di conoscere questi due giovanissimi carabinieri, molto empatici e dialoganti.

A loro e a tutti i loro colleghi ( sia carabinieri sia vigili comunali), che in questa estate si sono alternati in un apprezzatissimo servizio di vigilanza e sicurezza diurno e notturno, il grazie speciale di tutti i montagnini autoctoni e veraci.

Cari carabinieri e vigili ( e, naturalmente, cari carabinieri forestali) la montagna cortonese ha bisogno della vostra presenza e sappiate che le porte delle nostre modeste, ma antiche,  case montagnine sono sempre aperte per voi. Incrociarvi nelle nostre strade, che scorrono nel grande mare verde dei nostri boschi, è davvero un segnale di sicurezza e di tranquillità sociale.

Ivo Camerini