Il gran giorno della Giostra del Saracino di Sarteano è arrivato e preannuncia una gara avvincente, grazie alle qualità degli sfidanti. Vantano tutti dei successi i cinque giostratori protagonisti ai altrettante carriere, salvo spareggi (a partire dalle ore 18, piazza Bargagli).
I cavalieri si lanceranno al galoppo verso il buratto (la statua mobile che rappresenta il saraceno, o saracino) cercando di infilare con l’asta, durante la corsa, un anello del diametro di 6 centimetri posto sullo scudo. Chi ci riesce ottiene un punto, chi sbaglia battendo l'asta sullo scudo riceve una simbolica punizione dal mazzafrusto applicato sul braccio teso della statua che gira repentinamente.
Prima della giostra, da non perdere il ricco corteo storico (dalle 15,30), oltre all’esibizione di sbandieratori e tamburini. L’ordine di partenza è stato definito nei giorni precedenti con la tratta dei bossoli, così come la scelta dei giostratori. Prima a scendere in piazza sarà San Lorenzo, con Angelo Maria Pippi, il fresco vincitore dello scorso luglio. Seguirà la contrada di San Bartolomeo, che si affida a Claudio Rossi, dominatore della Giostra “straordinaria” del 2000 e di quella dell’anno scorso. Quindi sarà la volta della contrada di Sant’Andrea che vedrà impegnato il giostratore Francesco Perugini (vittorioso in tre edizioni: 2004, 2008 e 2010). Sarà poi la volta di Santissima Trinità e del suo giovanissimo Giacomo Perugini, che vanta un successo nella Giostra 2014 e in quella “straordinaria” del 2015. Ultima a partire sarà la contrada di San Martino, legata a Guido Gentili, primo nel 2013.
Tutti i “big”, dunque, sono pronti a scendere sulla pista di piazza Bargagli, per una gara che si preannuncia inevitabilmente combattuta. Lo stesso ordine di partenza verrà rispettato per la “provaccia” del 14 agosto (ore 18). Da segnalare alcune novità.
Per la prima volta anche il sindaco Francesco Landi, oltre al presidente della Giostra Sergio Cappelletti, sfilerà a cavallo, con il costume medievale. E nel corteo storico ci sarà anche la fotografa giapponese Yoshie Nishikawa, a sottolineare un rapporto con Sarteano appena nato ma già molto intenso. Evidentemente si è creato un legame che va oltre la mostra appena inaugurata al castello (per inciso, con una presenza record di visitatori).
Il drappellone che verrà consegnato ai vincitori è stato dipinto da Simona Meloni. A sui tempo, sono stati definiti anche i nomi dei capitani delle contrade: Lori Mazzetti di San Bartolomeo, Federico Pizzinelli di Santissima Trinità, Sandro Cei di San Lorenzo, Francesco Ciaccioni di San Martino, Paolo Salvadori di Sant’Andrea.
La Giostra di Sarteano è una gara appassionante, dalle origini antiche. Insieme ai pittoreschi costumi delle comparse faceva parte di altri giochi di forza e di abilità, come il Gioco della pugna (una specie di lotta a squadre), in occasione della festa di San Rocco, il 16 di agosto.
La celebrazione era gestita dalla Compagnia laicale dei Santi Rocco e Sebastiano. Uno studio dello scomparso storico Domenico Bandini ha accertato che di ciò esiste una documentazione attendibile a partire dal 1583; ma se in tale data la tradizione era già così saldamente consolidata, significa che l'origine della festa era molto più antica. Probabilmente la Giostra, per la sua più complessa organizzazione rispetto al Gioco della Pugna, veniva effettuata in modo saltuario e forse nelle grandi occasioni come la venuta del Papa Pio II a Sarteano (1458) o le visite in epoche successive da parte dei Granduchi di Toscana.
Ma la rappresentazione della Giostra assume carattere di continuità a partire dal 1712, quando si decise di eliminare il Gioco della pugna pericoloso e violento. Così si continuò fino al 1928. Nel 1933 la Giostra raggiunse un nuovo splendore, ristrutturata con la suddivisione nelle attuali 5 Contrade.
Informazioni: www.sarteanoliving.it.