Riceviamo e pubblichiamo.
"Al Sindaco di Cortona, Luciano Meoni
La vicenda giudiziaria avviata per vostra iniziativa nei miei confronti si è conclusa con una sentenza definitiva di archiviazione segnando una vostra sconfitta indiscutibile a livello giudiziario. Sarà certamente consapevole che la questione poteva definirsi risolta per me e ci potevamo fermare al momento in cui il giudice ha emesso il verdetto. La polemica che ho innescato dai giorni seguenti a questa parte, per molti potrà apparire superflua, per altri necessaria, ma per me addirittura doverosa.
Ho sempre ritenuto che procedere a vie legali sia un errore e che non si possa pensare (qualora lo si fosse pensato) di ammutolire un avversario politico con questi mezzi. Può funzionare con molti, non ha funzionato con me. Lei ha voluto insistere per questa strada, nonostante due sentenze mettano definitivamente fine a questa storia. Nel farlo ha, a mio avviso, commesso un errore politico macroscopico. Il punto che pongo all’attenzione pubblica (e che rivendico con grande forza il diritto di porre) è inerente all’utilizzo di denaro pubblico per querelare me sulla base di un reato che fin da subito (giugno 2021) ed in via definitiva (gennaio 2022), la magistratura ha stabilito non esserci stato.
Converrà con me che, alla luce della sentenza del Tribunale, i soldi da voi spesi (ripeto, non vostri, ma dei cittadini) sia stato un errore utilizzarli con conseguente danno per i cittadini stessi.
Non ho alcun interesse a prolungare questa vicenda e non c’è nulla di personale nei punti fermi che ho posto con forza a Lei in rappresentanza della sua amministrazione; farlo passare come un regolamento di conti personale sarebbe sbagliato, ingiusto e sterile... La questione è politica! Fermo restando il mio ovvio disappunto per questa storia dall’inizio alla fine, il nodo dei soldi pubblici utilizzati resta inaccettabile.
Con questa lettera aperta, vengo a riproporle in via pubblica e definitiva, l’opportunità di restituire ai cittadini di Cortona la somma da voi utilizzata per attaccarmi contestando ad un vostro avversario un reato inesistente. Sarebbe un gesto che riterrei eticamente doveroso non nei miei confronti, ma verso tutti i cittadini del Comune di Cortona.
Voglio dirmi convinto che, in un modo o nell’altro, avrò da parte vostra finalmente una risposta chiara ad una proposta chiara. Tutto nella speranza che il dibattito politico possa giocarsi sul terreno della concretezza, guardando in faccia il proprio interlocutore, consapevoli che ci sono situazioni in cui si troverà approvazione come, viceversa, ci sono situazioni in cui si troverà, ieri e sempre, resistenza.
Andrea Mazzeo – segretario Partito Comunista Cortona"