Roberto Peruzzi, figlio del grande maestro artigiano Fabrizio e di Margherita Ridoni, è per tutti , da sempre, “Peruzzi il giovane”. Roberto infatti, nato nel 1978, dopo la terza media lascia la scuola pubblica per mettersi ad imparare il mestiere di artigiano serramentista alla bottega che babbo Fabrizio e mamma Margherita avevano aperto in proprio in un piccolo locale al vecchio Vallone, dopo tanti anni da operai dipendenti presso ditte camuciesi.
Mentre la sorella Martina continua ad andare a scuola, Roberto è affascinato dal lavoro quotidiano dei due genitori all’antica (che, come tanti cortonesi di quei formidabili decenni 1970-1990, vogliono farsi una posizione con il proprio sudore, con le proprie mani e con la propria testa) e a quattordici anni non ha dubbi nel mettersi a fare il “ garzone di bottega” per imparare un mestiere e costruire bene le fondamenta della sua vita futura. A Roberto non pesano le otto/ dieci ore giornaliere dietro a babbo Fabrizio e mamma Margherita. “ Anzi – mi dice- ne ero fiero, orgoglioso e il mio apprendistato era come un gioco. Mi piaceva tenere pulita e in ordine la nostra bottega e nel contempo imparare da babbo a tagliare gli infissi e aiutarlo a ricavarne persiane, finestre, porte e zanzariere”.
Roberto è così appassionato nel seguire babbo Fabrizio che a diciotto anni ne diviene il vero braccio destro. Insieme a babbo Fabrizio, Roberto percorre tutta la performance economica e professionale della Ditta Peruzzi Infissi che dal piccolo locale nella zona del vecchio Vallone nel volgere degli anni di fine Novecento costruisce ed apre il moderno e grande capannone nella nuova zona Pip-Vallone. Sono decenni di grande impegno e lavoro che vedono Fabrizio, coadiuvato dal figlio Roberto e dalla moglie Margherita, percorrere una espansione di lavoro e di vita familiare di grande successo e di soddisfazione economica che porta la famiglia Peruzzi a costruirsi una bella e confortevole casa proprio accanto allo stabilmento di lavoro che diviene , attorno agli inizi del nuovo secolo , punto di riferimento di tutte le lavorazione di infissi in alluminio della Valdichiana aretina e perugina.
Tra il 1995 e il 2015 Roberto e babbo Fabrizio chiudono quasi tutti i nuovi edifici commerciali e residenziali della nostra zona e sono i servitori scelti dei costruttori cortonesi Pantella, Tiezzi e Romiti. Roberto mi ricorda con soddisfazione e orgoglio le lunghe giornate di lavoro con babbo Fabrizio e le loro trasferte nel perugino e in Valdarno , dove a Montevarchi chiudono anche il nuovo ospedale La Gruccia.
Nei primi anni duemila Roberto si sposa con Debora Meacci , che gli regala due splendidi bambini, Andrea ed Anna.
Nel 2021 , dopo la morte prematura del babbo Fabrizio, tolto agli affetti familiari da un male incurabile, Roberto diviene il titolare unico dell’azienda artigianale di famiglia. Oggi, con un dipendente, Roberto è un grande esempio di artigiano imprenditore all’antica che, con tanta professionalità e duro sacrificio di giornate che iniziano all’alba e finiscono al tramonto, gestisce la propria azienda e tiene in piedi un lavoro, una professione che ha sempre meno seguaci e apprendisti. Ma, nonostante la crisi, la pandemia e la guerra in Ucraina, che ha forti ripercussioni anche nell’economia locale ed italiana, il giovane Roberto è un vero maestro artigiano cortonese che si sente orgoglioso e fiero di continuare la tradizione del lavoro artigiano cortonese a dimensione di ditta familiare e di dare il suo piccolo apporto al progresso economico e sociale delle nostra gente cortonese. Ad maiora, caro Roberto!
Ivo Camerini